lunedì 11 marzo 2019

RECENSIONE – Cardinal. Quaranta modi per dire dolore di Giles Blunt (di Silvia Marcaurelio)



Premetto che prima di comprare il libro ho visto la serie TV, prima e seconda stagione. La serie TV mi piace moltissimo, ma come si dice spesso, il libro è un’altra cosa. La serie tv è fatta molto bene, i personaggi sono azzeccati e così le ambientazioni del racconto. Però … c’è sempre un però. Libro e serie si discostano tra loro per cose che reputo fondamentali, ma che non rivelerò, perché sono importanti sia per chi segue solo la serie TV e sia per chi legge o leggerà soltanto i libri.  Ci troviamo nel freddo inverno canadese. Esattamente in Ontario, ad Algoquin Bay. Il corpo di una ragazzina, Katie Pine, viene ritrovato completamente congelato in una miniera abbandonata. Il detective John Cardinal, che stava indagando sulla sua scomparsa da mesi, può prendersi una sorta di melanconica rivincita sui suoi superiori, che pensavano ad un allontanamento volontario della vittima. John viene quindi richiamato alla omicidi dopo aver subito una sorta di declassamento. Viene  affiancato da Lise Delorme, già detective delle Indagini Speciali, impostagli dal comandante della polizia. Cardinal sa che Lise è lì per lui. Sa che sta indagando sulla sua corruzione. In effetti è così, Lise è lì per indagare su Cardinal, ma, a mano a mano che le indagini sull’omicidio Pine vanno avanti, fa sempre più fatica a pensarlo come ad un poliziotto corrotto. Dall’autopsia della ragazzina scoprono che il killer prova piacere ad infliggere dolore alle vittime e che non le uccide immediatamente. Scopriranno anche che Katie non è l’unica vittima e dovranno correre contro il tempo alla ricerca dell’unico ragazzo che potrebbe essere ancora in vita. Il tutto si svolge nell’atmosfera gelida dell’inverno canadese, tra neve e ghiaccio, in paesaggi o bianchissimi o buissimi, come se l’ambiente stesso si conformasse ai crimini commessi e al killer che li commette. Cardinal ha anche un retroscena privato che condiziona molto la sua vita di poliziotto: la condizione psichiatrica della moglie Catherine, ricoverata in una clinica molto costosa, e la lontananza della figlia Kelly, studentessa di Yale. In più c’è qualcuno ai massimi livelli di comando che tenta di farlo uscire di scena. La spunterà Cardinal nonostante tutto? Mi piace la serie TV e mi è piaciuto il libro, molto. Anche se le differenze tra l’una e l’altro me li hanno fatti vivere come due entità separate, entrambe validissime. Quindi continuerò a seguirli entrambi con molta curiosità. Voto: 7