Penso che sia la prima volta che Don Winslow si diletti a scrivere una serie di racconti e non un romanzo intero. Da qui, forse anche il titolo del libro, “Broken”: rotto spezzato, interrotto, ad avvertirci della brevità delle storie e di un “non” continuum delle stesse.
“Broken” è composto da sei storie brevi; la prima dà proprio il titolo al libro, poi “Rapina sulla 101”, “Lo zoo di San Diego”, “Sunset”, “Paradise” e “L’ultima cavalcata”.
In alcuna di queste storie avremo modo di reincontrare i magnifici protagonisti delle tante avventure uscite dalla magica penna di Don Winslow, ma soprattutto li ritroveremo in azioni insieme ad altri personaggi con cui non avremo mai pensato potessero coesistere.
Addirittura ne “Lo zoo di San Diego” troveremo uno Winslow con un alquanto sviluppato senso dell’umorismo, che crea una storia a dir poco esilarante.
Però è meglio iniziare dal principio.
“Broken” è la prima storia che Winslow ci propone in apertura del romanzo e che fornisce il titolo al libro.
Eva McNabb è una centralinista del 911, ma non solo. È moglie e madre di
poliziotti. Suo marito è in pensione ormai, alle prese solo con la
bottiglia, mentre i due figli sono ancora lì fuori, di pattuglia a
combattere il crimine.
I due fratelli non potrebbero essere più diversi fra di loro. Jimmy, il
maggiore, somiglia moltissimo al suo vecchio. Grosso e minaccioso,
violento quando basta e non disdegna certo le maniere forti. Danny è
un’altra cosa. È alto e allampanato e molto “delicato”. E comunque per
Jimmy rimarrà sempre il suo “fratellino” quello da proteggere sempre.
Durante un’operazione antidroga Jimmy, oltre a rischiare di morire,
pesterà i piedi a un grosso trafficante di droga che per vendetta
ucciderà Danny e la sua collega.
Eva McNabb, distrutta dal dolore farà leva sulla violenza e l’odio di
Jimmy per costringerlo a vendicare la morte di suo fratello.
Da poliziotto a mostro il passo è breve per Jimmy, ma qualcosa si romperà e la storia avrà un altro corso.
Nel secondo episodio, “Rapina sulla 101”, si parla di furti di
preziosi. Il tenente Lubesnick è convinto si tratti di un rapinatore
solitario, ma nessuno gli vuole dare retta.
Michael Davis è uno che ci sa fare con le macchine e con le rapine. Gli
manca veramente poco per andare in “pensione”, ancora un paio di buone
rapine sulla 101 e poi potrà smettere. Èmolto attento a non lascire
tracce, a non uccidere nessuno, attenendosi ad un proprio codice di
comportamento. Ma c’è sempre qualcuno o qualcosa che possono far saltare
il banco.
Ne “Lo zoo di San Diego” facciamo la conoscenza del giovane agente Chris Shea alle prese con uno scimpanzè con una pistola. Tutti vedono il ridicolo della storia, soprattutto quando Shea, tenta di far scendere l’animale arrampicandosi su un albero e cadendo nella rete insieme a lui. Ma nessuno pensa alla vera domanda da fare: Chi ha dato la pistola a quella scimmia e soprattutto di chi era quella pistola? Chris si trova ad un bivio: deve chiudere il caso o la sua reputazione sarà rovinata per sempre. Una storia con uno Winslow con molto humor. In questa storia farà di nuovo la comparsa il tenente Lubesnick.
In “Sunset” Terry Maddux era una leggenda del surf. Ora è solo un drogato evaso che per questo ha rubato la cauzione al Duca, Duke Kasmajian. Duke deve riavere quei soldi, la baracca sta per chiudere e quindi gli servono come gratifica per i suoi dipendenti. Duke ingaggia quindi il detective Boone Daniels e con lui tutta la Pattuglia dell’Alba. Ritroveremo in questa storia, un po’ invecchiato, una vecchia conoscenza, Neal Carey, ex spia, ora professore unifersitario.
In “Paradise”, ritroviamo ben 4 conoscenze … anzi 5…
Ben, Chon e O. si spostano alle Hawaii per affari. Il loro gancio è Tim
Kearney che vive da anni sull’isola e ormai è considerato uno del posto.
La Compagnia che è a capo di tutti i traffici dell’isola non è
d’accordo, non vuole stranieri che gli soffino gli affari.
Scoppierà una guerra territoriale dove Chon sarà costretto a mettere in
atto tutte le sue arti di grande combattente, Ben di grande affabulatore
e il figlio di Tim, Kit di grande surfista e … bentornati anche a
Frankie Machine e a Bobby-Z.
Ne “L’ultima cavalcata”, forse il più crudo e triste di tutti i
racconti, Cal Strikcland è un pattugliatore di Confine. Una ragazzina in
gabbia, Luz, le strappa il cuore. Tenterà di tutto pur di riconsegnarla
a sua madre e di toglierla dalle maglie della burocrazia in cui è
finita.
Sono tutte storie che, a parte Chris Shea, non hanno un vero eroe. Sono
come sempre tutti al limite. Tutti colpevoli e innocenti.
Winslow si conferma essere uno scrittore di razza in grado di creare
storie ad alto tasso di adrenalina, soprattutto quando si tratta di far
risaltare l’inefficienza nella guerra al narcotraffico messicano.
Corruzione, vendetta, perdita, tradimento, colpa e redenzione sono gli
argomenti trattati nelle sei storie. Sei storie crude, sconvolgenti e
ricche di emozioni forti, ma anche piene di umanità, umorismo e azione.
Dove ci sono ladri imprendibili, truffatori spregevoli e poliziotti,
spacciatori, detective privati, cacciatori di taglie e fuggitivi, ma
anche eroi e persone normali che tentano in ogni modo di sbarcare il
lunario.
Consigliatissimo!
Silvia Marcaurelio
(Trovate la recensione e altri consigli di lettura anche su www.contornidinoir.it)