Mai dimenticare è il primo volume
della trilogia fantasy degli Illuminotte firmata da Jay Kristoff per Oscar
Mondadori. Stranamente la trilogia è uscita tutta in un un’unica data, non
distanziando i libri tra loro. Probabilmente erano già sicuri che avrebbe
funzionato? E in effetti il primo libro lo ha fatto… ora però mi attendo tanto
anche dagli altri due. La nostra protagonista all’inizio della storia ha soltanto
dieci anni, si chiama Mia Corvere e fa parte di una delle famiglie più
importanti della Repubblica di Itreya. La troviamo piangente su una balconata
insieme alla sua regale madre che la costringe a guardare la morte per
impiccagione di suo padre, considerato un traditore. La madre gli sussurra
quello che sarà per Mia un mantra che ripeterà spesso: “Mai tirarsi indietro.
Mai avere paura. Mai dimenticare.” Quello sarà il giorno in cui perderà tutto
compresa la sua innocenza. Verrà strappata a sua madre e al suo fratellino,
messa a morte da quello che lei considera il mandante dell’assassinio di suo
padre e di tutta la sua famiglia, il console Scaeva. Riuscirà con l’aiuto di un
amico inaspettato, un gatto ombra che si nutre delle sue paure, Messer Cortese,
a liberarsi e a fuggire. Mia è una “Tenebris”, un’eletta della dea Niah, la dea
dell’assassino benedetto e Mercurio, un antiquario un po’ strano, che la
troverà per la strada, l’aiuterà nel cammino da seguire per entrare a far parte
della Chiesa Rossa e diventare una Lama della dea Niah. All’inizio della storia
si fa un po’ fatica a capire quello che si sta leggendo, ma a mano a mano che
si prosegue nella lettura si riesce ad entrare nel meccanismo creato da Jay
Kristoff, con note a piè di pagina che aiutano il lettore a capire e ad
addentrarsi di più nel mondo da lui raccontato. É una storia di sangue,
crudeltà e assassini, ma soprattutto di vendetta. Quella che Mia Corvere ha in
mente da sempre. Ma per farlo deve entrare a far parte della Chiesa Rossa come
accolita e diventarne una Lama, e allora sarà libera di vendicarsi. Logicamente
la scuola di Mia non è una scuola normale, ma forma assassini e la competizione
tra gli accoliti è al massimo. C’è chi muore senza neanche entrarvi e chi muore
partecipando alle lezioni e tutti finiscono in una tomba senza come. La Chiesa
Rossa mira ad annullare le emozioni e i sentimenti, ma Mia non vuole
dimenticare, visto che ha bisogno di ricordare tutto quello che le è successo,
per portare a termine la sua missione: uccidere Julius Scaeva Console Unico di
Itreya, Francesco Duomo, gran Cardinale della Chiesa della Luce e Marcus Remus,
tribuno della Legione dei Luminatii, nomi che sentiremo spesso da parte di Mia.
(Mi hanno fatto un po’ ricordare la lista di Arya Stark). All’interno della
Chiesa Rossa avrà modo di conoscere altri accoliti come lei, Tric, Ashlinn e
suo fratello Orzick, Zitto e Carlotta, Jessamine e Diamo. Con alcuni instaurerà
quasi un rapporto di amicizia, con altri rapporti molto conflittuali. E le
prove a cui saranno sottoposti acuiranno ancora di più queste connessioni tra
loro. Ma la prova maggiore che Mia dovrà affrontare sarà quella con sé stessa e
con le sue ombre, che gli sono alleate, perché lei è una Tenebris, ma non è
ancora a conoscenza di come utilizzare tutte le sue capacità o forse, non vuole
farlo, perché dovrebbe ricordare e quel “non guardare” che troveremo spesso
nelle pagine, avrà un senso. Jay Kristoff è stato capace di inventare un mondo
davvero incredibile, un mondo pieno di luce, ma con tante, tantissime ombre.
Non è certamente un fantasy per ragazzini, troppo crudo. Come già detto, questo
è solo il primo volume dedicato a Mia Corvere, ci aspettano gli altri due,
sperando che siano all’altezza di questo. Lo stile dell’autore è particolare,
perché mentre racconta parla direttamente con il lettore rendendolo partecipe
della storia. Particolari le note a piè di pagina, alcune utilissime per
spiegazioni di particolari importanti, altre divertentissime. Perfetti i
comprimari della storia, come i cattivi-cattivi come Scaeva e Remus, e i
cattivi-buoni come Naev, Tric, Zitto, Ashlinn e Jessamine. Fantastico e
inaspettato il finale di questo primo volume che ci invoglia subito a
proseguire nella lettura del secondo. Voto: 7,5
(a cura di Silvia Marcaurelio)