martedì 19 luglio 2022

RECENSIONE - Una giornata cominciata male di Michele Navarra

Ritorna l’Avvocato in Vespa, Alessandro Gordiani, anche se non è più la vecchia Arcobaleno, ormai relegata in garage, ma una nuova quattro tempi, sempre bianca. Torna per occuparsi di una vecchia volpe dell’imprenditoria romana, Federico Santini il quale, a dispetto del nome, è tutto fuorché un santo.
Le regole non sa cosa siano, forse sono fatte per gli altri, ma non per lui. Ed è per questo che, mentre sta raggiungendo la sua amante, per il week end di Ferragosto a Porto Santo Stefano, aumenta a dismisura la velocità della sua macchina, anche se c’è un nubifragio e non si vede a un dito. Ma il botto lo sente!

Santini ha già tante rogne in ballo, e questa è solo un’altra delle rogne di quella giornata cominciata proprio male.
La ex moglie l’ha portato in tribunale accusandolo di pedofilia, la sua amante, Claudia, fa le bizze … e ora questo. Un incidente stradale causato da un vecchio ciclista scimunito, che ha pensato bene di fare una manovra allucinante finendo sotto le sue ruote.
Santini, si crede non visto, quindi dopo aver constatato che la sua macchina non ha subito danni, pensa bene di andarsene, la colpa mica è sua e il vecchio sarà sicuramente morto.
La mattina di Ferragosto, Santini si risveglia semi-incosciente in una rimessa di barche, non ha il portafogli, non ha il telefono. Non riesce a capacitarsi come sia finito lì. Ma non è tutto. Rientrando nell’appartamento dell’amante, scopre che è morta in un lago di sangue e lui non ricorda nulla.

A questo punto entrano in campo l’avvocato Gordiani e l’avvocatessa Mori, che il Santini incarica di difenderlo dall’accusa di omicidio.
Alessandro è sempre un po’ restio ad occuparsi di determinati casi. Lui è uno ligio alle regole, e per lui la giustizia conta davvero. Non gli è mai piaciuto difendere le persone per il solo motivo che secondo la legge sono innocenti, magari per qualche cavillo. Lui deve essere convinto che il suo assistito lo sia per davvero. Come per il suo personaggio preferito nel film “… giustizia per tutti”, quell’Arthur Kirkland interpretato da Al Pacino, che è onesto e idealista come lui e pensa che il lavoro dell’avvocato difensore è proteggere i diritti del suo assistito, mentre quello del pubblico ministero è quello di difendere le leggi dello Stato e che quindi la giustizia vera non esista, ma è un’utopia, perché tutti alla fine, vogliono solo vincere.
Navarra come al solito, con scioltezza e classe, ci porta all’interno del sistema giudiziario italiano. Ci fa conoscere procedure legali che magari più di qualcuno di noi non conosce, ci fa capire facilmente come funziona il sistema giustizia, e che soprattutto, questo stesso sistema è fallibile, perché a farlo sono gli stessi uomini.

Navarra ha anche il merito di creare delle situazioni avvincenti, e dei personaggi perfetti. Polara è quello che dovrebbe essere il nemico giurato di Gordiani, un pubblico ministero. Ma in fondo è come lui. Un uomo con il senso di giustizia insito dentro, che fa fatica ad accusare le persone a meno che non siano per davvero colpevoli. E Santini, che è veramente la macchietta del classico romano che dice agli altri: “Io so’ io e voi nun se un …!” Un simpatico antipatico allo stesso tempo. Una mistura tra Verdone di Bianco Rosso e Verdone e Il Freddo di Romanzo Criminale.
Bella l’ambientazione, che si vede benissimo, è conosciuta a menadito dall’autore: Monte Argentario, Porto Santo Stefano, Orbetello, Porto Ercole. Lo ringraziamo anche per qualche informazione ristorativa, sperando che siano vere e non romanzate!
Bello l’intreccio giallo, che mano a mano si dipana nella storia, e che ci porterà a scoprire i vari indizi che alla fine porteranno alla soluzione.

Bella la storia interiore dell’avvocato Gordiani che è in un momento di crisi esistenziale, il suo matrimonio è a rotoli, si sente che sta invecchiando, e sente di avere fallito. Che i sogni che faceva da ragazzo, non si sono esattamente esauditi, ma hanno avuto una data di scadenza. Questo suo voler essere così ligio, così perfetto, lo rendono ancora più affascinante. Come al solito, la scrittura di Navarra è molto semplice ed elegante, le sue spiegazioni sono chiare anche per chi non è un esperto di legge, anzi aiuta molto a capire come funziona il nostro sistema giudiziario. Altamente consigliato!