Scozia, anni trenta del novecento.
Una misteriosa malattia si sta diffondendo in tutto il paese, ma la
famiglia che abita la tenuta di Loch Down Abbey da oltre seicento anni,
gli Ogilvy-Sinclair, sono molto più preoccupati dalle mancanze sulla
loro tavola, per quella della carta igienica e della morte della Tata.
Non perché siano affranti dalla scomparsa della donna, ma per il
problema di chi si prenderà cura dei pestiferi rampolli.
La morte improvvisa di Lord Hamish Inverkillen viene quasi ignorata
dalla famiglia. L’unica a preoccuparsene sembra essere la governante
della casa, Alice MacBain.
La famiglia fa parte di un’antica nobile casata, abituata ad enormi
privilegi che la pandemia di Malaperniciosa virulenta sta mettendo in
dubbio.
La situazione è ogni giorno più
difficile, soprattutto per la servitù, che deve far fronte alle esigenze
abbastanza superflue della famiglia, e sopperire alla cronica mancanza
del personale decimato dal contagio.
La famiglia non è affatto convinta dell’esistenza di questa malattia,
anche se ha provocato la morte di centinaia di persone, ma visto che
erano soprattutto inglesi, perché preoccuparsene?
Soprattutto, i Sinclair-Ogilvy, sono una famiglia a cui piace stare a
casa. Non escono mai, non vanno al villaggio, e non ricevono ospiti,
nonostante le 150 stanze a loro disposizione.
All’apertura del testamento del defunto Lord Inverkillen, la famiglia
comincerà a scricchiolare, e con nessun aplomb, si faranno prendere
dall’ira e inizieranno a urlarsi contro per ogni tipo di sciocchezza.
Gli unici che sembrano voler fare
qualcosa di concreto sono la signora MacBain, che non è sicura che la
morte di Lord Hamish sia stato un incidente e quindi comincia ad
investigare, e il figlio minore del Lord, Fergus, che si prende in
carico sulle spalle la sorte della tenuta e della famiglia, visto che
suo fratello Angus, il nuovo Lord, non fa che nascondersi con suo
cognato Hugh nel padiglione del tennis.
La signora MacBain da una parte e Fergus dall’altra, con metodologie
completamente diverse, metteranno a nudo i segreti di Hamish,
scoperchiando, inconsapevoli, un immenso vaso di Pandora. Il tutto
mentre il personale è ridotto al lumicino e i nobili personaggi sono
costretti (anche) a rifarsi i letti da soli o ad accendersi il fuoco
nelle stanze.
Memorabili le scappatelle dei viziatissimi rampolli, che porteranno alla
scoperta dei numerosissimi passaggi segreti della magione.
Molto Downton Abbey in questo primo
romanzo della Cowan-Erskine anche se, a quanto si dice, abbia ripreso la
storia della famiglia di suo marito. Oltre a trovare molte
caratteristiche della famosa serie tv, l’autrice è riuscita ad inserire
nel contesto anche un periodo infausto come quello della pandemia,
rendendo però il tutto un’allegra parodia piena di humor britannico.
Ritrovare negli scritti della Erskine anche un’altra vecchia serie tv
come “Su e giù per le scale” dove si raccontavano i fatti della servitù
che pianificava pranzi e cene con pasti elaborati, balli e gala mentre i
loro padroni discutevano e pianificavano matrimoni di convenienza e
litigavano sui titoli nobiliari e sui privilegi ad essi legati, è stata
una piacevole sorpresa.
Insomma, divertente e ironico quanto
basta, con un pizzico di mistero che non guasta e tanti, tantissimi
personaggi al di sopra delle righe per il loro savoir-faire o per la
loro incredibile petulanza.
Dall’impassibile Hudson, il maggiordomo di famiglia, ad Iris studiosa
protetta della famiglia. A lady Elspeth, sorella di Hamish, donna dalle
vedute molto aperte. A Constance, Eva e Bella, tre antipatiche create ad
arte. A lady Georgina, vecchio generale al comando. E anche ad alcuni
personaggi, che vengono solo nominati, ma che non prenderanno mai parte a
una riga di romanzo, ma in qualche modo un ruolo lo svolgono
ugualmente. Al povero avvocato Lawlis e alla sua bella segretaria
Imogen, che si dannano l’anima per aiutare quella sciocca nobile
famiglia cercando di portarla con i piedi nella modernità, fino ai miei
due, anzi tre preferiti …
La signora MacBain, capace di mandare avanti, nonostante tutto, una famiglia di invasati.
Fergus, che è l’unico della famiglia a rimboccarsi le maniche e a voler fare qualcosa.
E … August Comtois, figlio di Elspeth, che parla pochissimo, ma le sue
parole pesano come macigni. Leggetelo, vi divertirete un sacco!
Silvia Marcaurelio