In
un mondo dove tutto è perfetto, dove le guerre non esistono più, dove la
criminalità non esiste più, e dove anche la morte naturale non esiste più, l’unico
modo per morire per davvero è essere “spigolati” da una Falce. Ad occuparsi di
tutto il resto è il Thunderhead, un’immensa, onniscente e onnipotente
intelligenza artificiale. Il Thunderhead può tutto. Può guarire, può fare in
modo che le vite delle persone siano tranquille e piacevoli, può occuparsi di
ringiovanire le persone, può renderle belle, mantenerle in salute, ma non può
ucciderle; e l’unico modo per far fronte a un chiaro problema di
sovrappopolazione per il pianeta è quello di affidarsi alle Falci, una
compagnia riconosciuta di persone speciali, che dedicano la loro vita ad
uccidere, anzi no a “spigolare” diverse persone all’anno secondo degli schemi e
a delle percentuali calcolate dallo stesso Thunderhead. Le Falci sono
rispettatissime da tutti, logicamente incutono un certo timore reverenziale e
oltre ad uccidere, hanno anche la possibilità, se fanno baciare il loro anello,
di concedere un anno di immunità. Nessuno che ha baciato un anello può essere
ucciso nell’arco di un anno. Maestro Faraday è una Falce di un’età venerabile.
Non riesce a ricordarsi quante volte si è ringiovanito, ma non si è mai
ringiovanito oltre i quarant’anni... gli sembra stupido tornare con la faccia
di un venticinquenne. É uno delle prime Falci, uno di quelli che non ama fare
il suo lavoro, e forse è per questo che lo fa bene. Rispetta le sue vittime e
cerca sempre di essere compassionevole. Vive una vita frugale e poco
appariscente fino a che non incontrerà i suoi due apprendisti: Citra Terranova
e Rowan Dimach. Logicamente nessuno dei due ragazzi è contento di essere stato
scelto come apprendista di una Falce. Un po’ per timore reverenziale, un po’
perché nessuno ha voglia di diventare un assassino. Ma Faraday pensa che sia
proprio questo che faccia di loro delle Falci perfette. Quindi i due cominciano
a studiare, perché ache un apprendista Falce lo deve fare. Arti marziali come il Bokator, uso delle armi
di qualsiasi genere, storia della compagnia delle Falci, l’uso e le proprietà
dei veleni e quanto altro possa essere utile ad una Falce provetta. Citra e
Rowan sono due diciassettenni completamente diversi tra loro. Se Citra aspira
ad emergere in ogni cosa che fa, Rowan preferisce non apparire e per questo i
due, all’inizio, non si piacciono neanche un po’. Non è facile, d’altronde, per
due ragazzi lasciarsi alle spalle la propria vita, la famiglia e le abitudini,
ma il venerabile Maestro Faraday è un ottimo insegnante e i due cominceranno ad
apprezzare il suo mestiere e tutto quello che comporta. Ma si sa che il potere
può corrompere, come succedeva nel “Mondo della Mortalità”, e il potere di
poter decidere chi vive e chi muore è un grande, grandissimo potere,
soprattutto nelle mani di alcune Falci, proprio per questo contrapposte tra
loro. Emergono due tipi diversi di Falce: Maestro Faraday ligio ai dieci
comandamenti delle Falci fino alla nausera, uno delle prime Falci, uno della
vecchia guardia, e Maestro Goddard che usa il suo potere per soddisfare le sue
voglie. Gli piace uccidere le persone e odia rispettare le leggi. Ha il sogno
di una Compagnia delle Falci che possa uccidere senza limitazioni, sogno di un
potere illimitato nelle mani di poche persone. Faraday e Goddard rappresentano,
quindi, due linee contrapposte nel comitato delle Falci che si svolge due volte
l’anno. Tutti e due hanno dei sostenitori, fanno lo stesso lavoro ma in un modo
completamente diverso. Maestro Goddard pensa che chi non è una Falce non sia
nessuno, non ha pietà e compassione, il suo lavoro gli piace molto e ne sfrutta
tutti i privilegi, al contrario di Maestro Faraday. Citra e Rowan ne passeranno
di tutti i colori e la loro vita avrà sicuramente un cambiamento, se nel bene o
nel male non lo sapremo in questo primo volume. In questo racconto ci sono
sicuramente numerosi colpi di scena, dubbi di etica e morale che i nostri due
eroi dovranno affrontare. Ma come ho detto, questo è solo il primo libro di una
trilogia, dove i giochi si sono appena aperti, ma non certamente definiti, né
conclusi. Scritto con abilità da Shusterman che crea un mondo perfetto, ma
imperfetto allo stesso tempo. Dove il ruolo del conquistatore fa gola a molti,
segno che la perfezione sognata, non esiste. Consigliato.
(a cura di Silvia Marcaurelio)