mercoledì 13 ottobre 2021

RECENSIONE - Un uomo pericoloso di Robert Crais


Con “Un uomo pericoloso” Robert Crais è arrivato al diciottesimo volume della saga dedicata a Elvis Cole e Joe Pike. Nonostante la longevità, la storia non perde la sua essenza adrenalinica, che è il fattore fondamentale nelle storie di Crais.

Per chi non fosse un “frequentatore assiduo” delle storie una breve presentazione dei due protagonisti è d’obbligo. Elvis Cole è un fine detective con un’agenzia molto attiva, reduce decorato dal Vietnam, ex vigilante, ed esperto di arti marziali. Lui si definisce con molta ironia “il miglior detective del mondo” e forse è anche vero. L’altro personaggio di punta è Joe Pike ex marine, ex poliziotto, contractor quando vuole, molto apprezzato negli ambienti del Ministero della Difesa degli Stati Uniti, proprietario di un’armeria e quando vuole detective in società con Cole. Taciturno tanto quanto è solare il suo amico.

Ne “Un uomo pericoloso” il protagonista principale della storia è Joe Pike, ma non mancherà certamente Elvis Cole.

Joe Pike sta vivendo una tranquilla giornata e sbrigando faccende che ogni tanto deve pur fare. Quindi è in coda in banca per versare i suoi incassi. In cassa c’è Isabel Roland, che insieme alla sua collega parlottano tra loro. Pike non passa certo inosservato, soprattutto i suoi tatuaggi non lo fanno: due frecce rosse, una per ogni bicipite.

Ma Pike, non sa, che sarà proprio Isabel a far sì che la sua giornata cambi e di molto.

Mentre risale in macchina dopo aver sbrigato le sue faccende, nota che Isabel uscita dalla banca, viene avvicinata da un tipo, che sembra domandarle qualcosa, ma che la spinge in una macchina che poi parte a tutta velocità.

Nessuno si è accorto di niente, tranne Pike, che ha capito che Isabel è stata rapita, e parte all’inseguimento della vettura. Riesce a trovare la macchina ferma ad un semaforo, quindi con la sua abilità di ex soldato, poliziotto e detective, ferma i due rapitori, li fa arrestare e salva Isabel. Tutto sembra finito lì, ma per Pike e Isabel è solo l’inizio.

Pike non è molto amato dai suoi ex colleghi per un tragico evento accadutogli quando era poliziotto anche lui, quindi viene interrogato. Ma lui non sa nulla, sa solo che Isabel la sera prima lo ha cercato, gli ha lasciato un messaggio a cui lui non ha potuto rispondere.

A questo punto Pike cerca l’aiuto di Elvis Cole per ritrovare la ragazza e sgominare la banda di rapitori.

Il romanzo segue la storia di ogni personaggio, un capitolo per ciascuno. Parlano i buoni, ma anche i cattivi. È questo il modo di Crais di farci entrare nei pensieri di tutti i protagonisti della vicenda che è molto adrenalinica.

Né Pike, né Cole capiscono il motivo che c’è dietro il rapimento di Isabel, ma anche di tanta violenza che ne seguirà. Cosa c’entra Isabel, una ragazza non certo ricca, di ventidue anni, con le azioni di una banda criminale?

Tra i misteri del passato e le minacce del presente Joe Pike mette tutto sé stesso per ritrovare e salvare Isabel dalle grinfie di una banda di malfattori e di quello che è il loro mandante. Pike non dovrà vedersela solo con i cosiddetti “cattivi”, ma anche con la polizia e con i Marshal che lo ritengono troppo coinvolto nel caso.

Anche con l’aiuto di un altro “amico” particolare, John Chen analista della Scientifica di Los Angeles, Joe Pike comincerà a mettere insieme i pezzi di un puzzle che si rivela abbastanza complicato.

Come sempre Crais ci dona un romanzo dove Pike e Cole danno il meglio di sé, ma è anche la loro co-protagonista Isabel “Izzy” a rendere con la sua presenza non certamente passiva, molto buona la storia. Bella anche la figura dell’amica di Izzy, Carly, una esuberante peperina tutta chiacchiere.

Come ho già detto l’adrenalina la fa da padrona. I capitoli sono sincopati e sembra, leggendo, di correre una maratona con loro.

Insomma l’accoppiata Pike e Cole funziona sempre, visto che i personaggi stessi, sono quelli più amati dallo stesso autore, con la figura di Cole ispirata da suo padre, investigatore di polizia. Consigliato soprattutto a chi adora i classici film americani sparatutto, con gli eroi che riescono a scansare tutte le pallottole fino alla fine.


Silvia Marcaurelio