mercoledì 8 aprile 2020

Recensione – Il lato nord del cuore di Dolores Redondo



Il romanzo di Dolores Redondo, edito dalla DeA Planeta libri, è il quarto volume, esattamente il prequel, della trilogia di Baztàn. La protagonista di questo episodio è la giovane ispettrice della Navarra, Amaia Salazar. Siamo nell’agosto del 2005, Amaia è impegnata con un gruppo interforze dell’Europol in un seminario-esercitazione tenuto a Quantico, nella sede dell’FBI, sotto la guida dello stimato detective Aloisius Dupree. Gli uomini e le donne dell’Europol vengono messi alla prova studiando il caso di quello che potrebbe essere un possibile serial-killer con una perversa predilezione per le catastrofi naturali, e che uccide famiglie intere, nascondendo i suoi omicidi come se fossero provocati dalle stesse catastrofi. Amaia, dopo aver consegnato la sua relazione sul caso, viene inserita nella squadra che si occuperà della ricerca del killer dall’agente Dupree, che nella ragazza ha visto un mix di genio e insolenza. Grazie all’intuizione di Amaia, infatti, seppur con i pochi elementi a disposizione, riescono a scoprire che il killer è un uomo metodico e tutto quello che fa è ben studiato e che negli omicidi c’è una componente spirituale. Ma anche se gli altri membri della squadra non riescono a capire i ragionamenti della ragazza, Dupree ne coglie tutta la potenzialità, visto che anche lui proviene da un luogo dove misticismo e credenze fanno parte della cultura popolare. Oltre a questo, i due sono legati da un filo invisibile, di quelli che hanno attraversato l’inferno, ma sono riusciti a tornare. Dupree sa che il compositore, nome dato al serial killer, andrà con tutta probabilità a New Orleans dove si sta per scatenare l’uragano Katrina. E quale occasione potrebbe essere per lui più ghiotta se non l’uragano del secolo? Nessuno però sa cosa sta per succedere a New Orleans, neanche lo stesso Dupree che ci è nato, ma nemmeno lo stesso killer, pronto comunque a colpire. Nel romanzo della Redondo non assisteremo solo alla caccia al serial killer, prenderemo conoscenza anche della storia di Amaia, del perché sia fatta in un certo modo e anche perché, come le dice Dupree in un passaggio del libro, lei è il famoso ago nel pagliaio. Scopriamo la sua infanzia a Elizondo, e tutto quello che ha segnato la sua giovane vita, facendola comunque diventare una persona speciale, sensibile, empatica e delle volte superba e inaccessibile. Altro personaggio di cui avremo modo di conoscere qualcosa di più è proprio il detective Dupree, che è la copia al maschile di Amaia ed è forse proprio per questo che lui l’ha notata già molti anni prima, quando lei era ancora una studente universitaria. Scopriremo qualche tratto di Dupree, qualcosa che nascondeva molto bene anche ai suoi stessi colleghi, ma che riaffiorerà con lo stesso vigore dell’uragano abbattutosi sulla sua città. Dopo aver pubblicato la trilogia di Baztàn, Dolores Redondo ci regala un libro completo e bellissimo, con una forza immaginativa nelle parole che lo compongono molto, molto forte. Sembra di essere nel pieno dell’uragano Katrina, sommersi nell’acqua fino alle ginocchia, nel puzzo, nel pericolo di quei giorni. Sullo Zodiac in compagnia di Amaia, Johnson e Dupree, e con Bill e Bull. Ringraziando anche Nana per il suo gris-gris. Bello, Bello, bello!
(a cura di Silvia Marcaurelio)

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