sabato 28 agosto 2021

RECENSIONE - Cambiare l'acqua ai fiori di Valérie Perrin


Violette Trenet Toussaint è la custode del cimitero di Brancion-en-Chalon; si prende cura non solo delle tombe ma anche dei visitatori e degli addetti ai lavori. Ha una spiccata capacità di ascoltare gli altri, e soprattutto quelli che accompagnano i loro cari al cimitero, nel momento più triste della loro vita. Un giorno, arriva un poliziotto da Marsiglia con una strana richiesta: deporre le ceneri della madre sulla tomba di un defunto a lui sconosciuto. L’uomo si interroga sul perché di tale desiderio e chiede informazioni a Violette: è lo spunto per far emergere il doloroso passato di Violette, che si intreccia con la storia della madre del poliziotto e avrà ripercussioni anche sul suo futuro. È il racconto di una risurrezione, di un ritorno alla vita. La narrazione è piacevole e coinvolgente, con intreccio di vari generi: rosa, giallo, nero, racconto, diario, corrispondenza.

(Maria Lombardi)

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