Torna con una nuova pubblicazione Janice Hallett che tanto successo aveva avuto con il suo prima libro “L’assassino è tra le righe”, che aveva “testato” un nuovo tipo di stile romanzesco fatto tutto di sms, e-mail e messaggini WhatsApp, e che aveva avuto un buonissimo riscontro.
Anche con questo nuovo titolo, Il misterioso caso degli angeli di Alperton, la Hallett ci ripropone il suo stile di scrittura come nel primo romanzo. E anche questa volta non sbaglia nulla.
Il libro si presenta così:
«Hai una chiave che apre una cassetta di sicurezza. Dentro c’è un plico di documenti. Devi leggerli e prendere una decisione. Riporli nella cassetta e buttare la chiave dove nessuno possa trovarla. Oppure rivolgerti alla polizia».
All’inizio, sinceramente, nemmeno capiamo il motivo del messaggio… Lo capiremo poi!
La storia si basa su un vecchissimo caso conosciuto come Il misterioso degli Angeli di Alperton. Amanda Bailey è una scrittrice di libri true crime. Libri che trattano i casi criminali più eclatanti, lei li riporta alla luce, indaga e qualche volta scopre cose che magari a qualcuno erano sfuggite. Poi sta al pubblico decidere se quello che la scrittrice dice sia vero o meno.
Una nuova casa editrice, la Kronos, le propone di scrivere un libro proprio sul mistero degli angeli di Alperton, una setta religiosa con dei seguaci manipolati ad arte da un carismatico leader, che tentarono di uccidere il loro bambino perché lo credevano l’Anticristo.
Sono ormai passati diciotto anni da allora, e quel bambino è diventato maggiorenne. Quello che deve fare Amanda per avere lo scoop perfetto, è trovare il bambino, e fargli un’intervista. Ma la cosa non è così semplice.
Una casa editrice rivale, ma soprattutto un uomo con cui Amanda ha avuto a che fare nel suo passato e con cui non ha un buon rapporto, Oliver Menzies, hanno avuto la stessa idea, lavorare sul caso degli Angeli di Alperton.
Amanda si ritroverà a indagare in mezzo a tantissimi segreti e tantissime bugie, manipolazioni fatte ad arte, personaggi loschi, che hanno coperto la verità per moltissimo tempo, e da cui dovrà cercare di districarsi per arrivare all’agognata verità. Dovrà fare molta attenzione, perché le ultime persone che hanno tentato di fare luce sull’argomento sono improvvisamente morte, in qualche modo …
I personaggi del romanzo sono molti e complessi.
Li conosciamo soltanto attraverso le conversazioni registrate e trascritte dalla collaboratrice di Amanda, Ellie Cooper (un personaggio che avrà un perché), e le varie e-mail, e sms che si invieranno nel corso della storia. Con la lettura dei vari messaggi il lettore potrà seguire le vicende e il loro sviluppo, e i vari personaggi, ognuno il proprio punto di vista.
In effetti, con l’utilizzo dei messaggi e delle chat come architettura narrativa si perde quello che è il protagonista principale. Tutti hanno un perché, una propria “voce” e rendono la trama più ampia e coinvolgente.
Mano a mano che i piccoli pezzi del puzzle ci vengono rivelati, la trama diventa sempre più incalzante, qualche volta si sorride anche, ma è la voglia di conoscere finalmente la verità a rendere impazienti ad ogni pagina che si sfoglia.
Il finale è sorprendente e soprattutto inaspettato. È un romanzo che porta il lettore a riflettere su temi come la manipolazione mentale e il fanatismo religioso.
Il misterioso caso degli Angeli di Alperton è un romanzo intelligente e ben congegnato. Ha un tipo di scrittura particolare che forse all’inizio può lasciare interdetti, ma è strutturato benissimo ed è tutto veramente calcolato fin nel minimo dettaglio, ogni messaggio, ogni e-mail, ogni messaggio WhatsApp, ogni trascrizione, servono per conoscere a fondo la storia e ad arrivare all’epilogo.
Se vi piacciono i crime ben congegnati e con una bella trama, questo è il libro che fa per voi. Consigliatissimo. Buona la seconda, Hallett!
Silvia Marcaurelio