Per tantissime pagine di questo libro avrei voluto gridare a
squarciagola, scuotere la protagonista, Emma e farla rinsavire. Scappa, fuggi
finché sei in tempo. Non è colpa tua, lui non ti ama. Il suo non è certamente
amore. E finalmente, ma lo sapevo dall’inizio, quando è successo ho provato
gioia. Ma questa, è finita molto presto. Tutto il contorno, tutto quello che
una persona come Emma, picchiata, violentata, punita, segregata per anni ha
dovuto subire, lo subisce di nuovo davanti alla legge che non protegge, anzi,
dilania l’anima e dà colpe non tue. Grazie a questo libro ho scoperto di leggi
che solo da poco tempo consentono a donne violentate, svilite, picchiate e
uccise di avere ragione degli orchi di cui si sono fidate. Leggi cambiate solo
venti anni fa. Sono rimasta sconcertata dalla legislazione italiana che non
proteggeva da violenze come queste. La violenza sessuale fino al 1996 era un
crimine contro la MORALE e contro i COSTUMI SOCIALI, non contro una persona. La
storia comunque è questa. Emma è una ragazza giovane, appena diciannovenne,
quando la conosciamo. Dopo una cena a casa di amiche si invaghisce di un uomo
molto più grande di lei. E’ innamorata, e non pensa ad altro che all’amore che
prova per Tommaso, anche se i suoi genitori, soprattutto suo padre, non sono
d’accordo con lei. Lei scappa e va via, da Tommaso, lascerà l’Università e
vivrà dieci anni di una vita che lei crede felice. Finché l’uomo non le dice di
non amarla più. Dal giorno alla notte Emma si ritrova senza nessuno. Infelice e
sola a parte il lavoro che va a gonfie vele. Cerca in tutti i modi di
riallacciare con Tommaso, ma lui sembra scomparso e nemmeno gli amici di lui
l’aiutano, anzi. Dopo svariato tempo Emma ritrova la voglia di vivere.
Ricomincia ad uscire, a vedere gente e anche a frequentare le vecchie amicizie
sue e di Tommaso e per una sorta di rivalsa, o forse perché non riesce a stare
da sola, comincia a frequentare Marco, conosciuto grazie ad amicizie comuni.
Lui è affascinante, lavora nell’ambito dell’antiquariato e sembrano avere molte
cose in comune. Sembrano entrambi apprezzare qualche stravaganza. Marco sa
sorprenderla e soprattutto sa farla ridere e visto questo come può rifiutare la
sua pazza richiesta di sposarlo solo dopo sei mesi di conoscenza? Ma
soprattutto come può rifiutare la proposta di farlo senza che nessuno lo
sappia? Accetta Emma. Sopraffatta dalla voglia che questa volta tutto fili per
il verso giusto, accetta. Ma non sa quello che l’aspetta dietro l’angolo. Ma ci
mette veramente poco a capirlo. Durante il viaggio di nozze il padre di Marco
muore improvvisamente e loro sono costretti ad aspettare due giorni prima di
poter rientrare a casa. Marco cambia dal giorno alla notte e la incolpa di
quello che è accaduto. Durante il soggiorno, quindi, arriva la prima violenza.
La prende a bastonate sulle gambe con il bastone dell’ombrellone. Emma comincia
a scusarlo immediatamente, senza rendersene nemmeno conto. Lo ha fatto perché è
disperato per la morte di suo padre. Emma asseconda le sue richieste, eppure
per lui non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per rivalersi su di lei e
le fa intorno terra bruciata allontanando amici e genitori, non permettendole
più di lavorare. Emma comincia a capire che quello di Marco non è amore, è una
malattia e può far male, può ferire ed umiliare; può farti sentire debole ed
indifesa. Emma non riconosce più l’uomo che ha sposato, ma l’ha mai conosciuto
veramente? L’unica cosa che riuscirà a farla rinsavire e a riprendere in mano
la sua vita sarà la paura. La paura di perdere sua figlia Martina, minacciata
da suo padre per colpa sua. E allora fugge Emma, mette fine alla storia,
trovando il coraggio di dire basta, di affrontare la verità. L’animo umano può
essere ferito, può subire tutti i dolori di questo mondo, ma troverà comunque
il modo di tornare a risplendere, più forte di prima. Libro veramente attuale.
Sentiamo parlare ogni giorno di femmicidio, parola che nemmeno il computer
accetta perché non esiste sulla carta ma diventata di uso comune, perché non
c'è giorno che la cronaca non riporti di un omicidio commesso tra le pareti
domestiche. Ma fortunatamente questo libro da anche speranza, come la pace
finale che Emma raggiunge dopo decenni di battaglie. Un invito a non sottomettersi
mai. Voto: 8,5
Nessun commento:
Posta un commento