Berlino, 1929. Il giovane Gereon
Rath commissario di polizia prussiana viene “esiliato” a Berlino, presso la
sezione della Buoncostume dopo un incidente accadutogli nella sua nativa
Colonia. Essendo il figlio di un comandante di Polizia molto conosciuto, Gereon
verrà sempre visto come un raccomandato. Quello che i suoi nuovi colleghi non
riescono a spiegarsi è il suo passaggio dal settore omicidi di Colonia alla
Buoncostume di Berlino, quasi una retrocessione di carriera. Ma nessuno sa
dell’incidente che è stato messo a tacere. Ma Berlino è pur sempre il centro
della Germania e Colonia è vista come una città molto provinciale. É a
Berlino che succedono i fatti, come i tumulti in seguito al “Maggio di Sangue”.
Gereon Rath si ritroverà coinvolto in qualcosa di molto più grosso di quel che
pensa. Da un misterioso omicidio catalogato come un banale regolamento dei
conti, si snoda la storia che ci racconta di una Berlino suddivisa in Bande
armate, Berolina e Norldot su tutte, che si dividevano il controllo dei
traffici illeciti di droga, alcool, armi e prostituzione. Ma non solo. Berlino
è il centro di nuove organizzazioni politiche, come la comunista Rotfront e una
crescita del nazionalismo fomentato da un uomo di nome Adolf Hitler. Berlino è
quindi una città sull’orlo dell’abisso, dove covano tutte le tensioni, tutte le
angosce e le deliranti ambizioni di un paese uscito a pezzi alla guerra. Il
giovane Rath oltre che con la notevole differenza della vita, a Berlino, deve
vedersela con un lavoro che non lo aggrada: arrestare prostitute, attrici che
fanno film pornografici, che si accoppiano con i sosia della passata gloria
prussiana, non è esattamente la sua massima aspirazione. Gereon, comandato dal
capo della Buoncostume Bruno Volter, si introduce nella vita notturna berlinese,
popolata di night clandestini, massima fonte dei traffici illeciti dove le
indagini spesso convergono. Ad interrompere la sua noia ci penserà il 1°
Maggio, il Maggio di Sangue. Il prefetto di Berlino vieterà qualsiasi
dimostrazione, ma i comunisti marceranno comunque e la repressione sarà crudele:
molte persone rimarranno uccise. Per sviare l’opinione pubblica dal disastro,
da quella che sembra molto una “mattanza” politica, il prefetto punterà tutto
su un fatto di sangue accaduto lo stesso giorno. In un canale viene ripescata
un’automobile di lusso e al suo interno viene rinvenuto il cadavere di un
giovane riccamente abbigliato, ma con evidenti segni di tortura soprattutto su
mani e piedi. Nessuno sa chi sia, se non Gereon Rath, che per qualche strano
motivo lo terrà per sé. Bello e particolare il personaggio del giovane Rath, da
una parte uomo coraggioso e dall’altra la sua psiche messa sotto forte stress,
che non sono certo un connubio perfetto. Gereon cerca in tutti i modi di
svincolarsi dall’opprimente presenza di un padre importante e scomodo allo
stesso tempo. Belli e concreti i personaggi co-protagonisti come Charlotte
“Charlie” Ritter segretaria tuttofare di giorno e con una segreta vita
notturna, Bruno Volter capo della Buoncostume uomo buono all’apparenza, ma che
nasconde tutt’altro, Gennat e Zorgiebel, il primo molto fiducioso sulla
riuscita di Gereon e l’altro un politico più che un poliziotto. Bello e
rappresentato bene il contesto storico e politico della Berlino post Prima
Guerra Mondiale con le persone che si adattavano a far di tutto pur di sbarcare
il lunario e la voglia della gente, anche nell’esagerazione, di uscirne fuori e
vivere con leggerezza da una parte, e dall’altra quella di persone che
cercavano nell’ordine, nel nazionalismo e nella violenza, una voglia di
rinascita e non solo. Primo di una serie numerosa (l’ho scoperto oggi), ne
consiglio comunque la lettura. Ah… non ha nulla a che vedere con la serie TV,
il libro e i personaggi sono stati completamente stravolti. Voto: 7+
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