domenica 14 giugno 2020

RECENSIONE - Bello, elegante e con la fede al dito di Andrea Vitali

Adalberto Casteggi è un oculista bello e affascinante, con studio a Milano e appartamentino anche a Varenna, comodo per il lavoro presso l’ospedale di Bellano, dove sostituisce un collega. Si innamora di questa incantevole sponda del lago di Como e inizia una relazione con una paziente del posto, Rosa Pescegalli, nubile, trentasei anni ben portati e scollatura mozzafiato. La donna, figlia unica di proprietari di una famosa drogheria, gestisce una profumeria e ha deciso di chiudere con gli uomini da quando è rimasta scottata dalla storia con Salvatore Locitri, terzino del Lecco, soffiatole da Zingrina Aminetti, figlia unica di un noto banchiere. Adalberto porta la fede al dito e lascia credere a Rosa di essere sposato, ma quando la donna trova un paio di occhiali nell’appartamentino denominato “la bomboniera” e sente un profumo femminile nel letto, medita vendetta. Il dottore si fa coinvolgere dalla storia con Rosa e anche dalle lacrime di un’altra paziente, Zingrina, che, delusa dalla mediocrità del marito, cerca una consolazione nelle braccia dell’oculista. Il tutto può dare inizio a una serie di vendette e implicazioni alle quali il dottore non aveva pensato. È una storia semplice di gente semplice, con una prosa molto vicina al parlato. La lettura è scorrevole e coinvolgente, l’ironia (tratto caratteristico di Vitali) è sempre presente, anche nei nomi bizzarri dei personaggi. C’è forse una digressione troppo ampia, dedicata alla mancata storia d’amore tra Rosa e Salvatore Locitri.
(a cura di Maria Lombardi)

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