È il libro di
esordio di Carlo Lucarelli, in cui fa la sua prima apparizione il commissario
De Luca. La storia è ambientata a Milano, nell’aprile del 1945, nel cupo e
confuso periodo che precede la caduta del Fascismo e la fine della guerra.
L’ambientazione ricrea fedelmente la realtà dittatoriale ormai alla fine ma
ancora viva e capace di incutere terrore. De Luca è un ex comandante della
Muti, la polizia politica della Repubblica Sociale, ma vuole prendere le
distanze dal proprio passato, cercando sempre di rimanere poliziotto e stando
lontano dagli intrighi delle SS e delle milizie della RSI e dai partigiani. In
Carta bianca deve indagare su un omicidio dei quartieri alti, cioè sul delitto
di Vittorio Rehinard, appartenente al partito e noto per i suoi festini del
venerdì. È stato ritrovato morto in casa, ucciso da un colpo al cuore inferto
probabilmente con un tagliacarte, usato poi per evirarlo. La sua morte serve
per incastrare la persona scomoda di turno (sacrificando altri innocenti), ma
De Luca vuole trovare il vero colpevole. Inizio intrigante e avvincente della
saga del commissario De Luca, dove nulla può essere dato per scontato.
(a cura di Maria Lombardi)
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