lunedì 14 marzo 2016

RECENSIONE – La casa per bambini speciali di Miss Peregrine di Ransom Riggs



Questo libro comprato anni fa era rimasto a prender polvere sugli scaffali della mia libreria. Di punto in bianco mi è presa la voglia di leggerlo, a voler confermare quello che dico sempre: ogni libro ha il suo tempo. L’ho finito subito e devo dire che mi ha piacevolmente colpito. E’ un fantasy, ma non troppo, direi molto gotico. Bellissime sono le illustrazioni che arricchiscono la storia. Questa è a dir poco surreale, molto in tinta dark e si dipana in due diversi spazi temporali. Abe e Jason sono nonno e nipote. E come in ogni famiglia normale un nonno racconta le sue favole al nipote. E nonno Abe di storie da raccontare a Jason ne ha tantissime vista la sua vita non proprio tranquillissima costellata di viaggi e cacce grosse e soprattutto storie della seconda guerra mondiale, da lui vissuta prima come fuggitivo e poi come soldato. Le sue storie raccontano anche di bambini invisibili, bambini in grado di volare, di alzare dei massi pesantissimi come fossero piume o con strane fattezze. Bambini che vivono in un mondo magico, dove anche Abe è stato accolto da bambino, un paradiso dove splende sempre il sole, affidato all’amorevole cura di un uccello che fuma la pipa.  Però ultimamente Nonno Abe è strano, e Jason ormai adolescente, non crede più alle cose che gli racconta. Pensa, come i suoi genitori, che l’età ormai avanzata di suo nonno e le troppe brutture che ha visto nella sua vita, lo facciano sragionare. Abe si sente perseguitato. I mostri lo inseguono e cerca aiuto nell’unica persona che pensa possa trarlo in salvo, suo nipote. Ma un giorno al telefono, il nonno lancia l’allarme, i mostri sono arrivati, lo hanno trovato. Jason corre a casa del nonno e lo trova riverso vicino al bosco con delle ferite mortali. In punto di morte gli dice qualcosa che non riesce a capire, ma poi le sue parole diventeranno molto più chiare. Anche lui vede qualcosa, un mostro orribile con dei tentacoli lunghissimi al posto della lingua. Sarà il mostro che ha ucciso il nonno? Ma nessuno la pensa così. La polizia pensa siano stati degli animali selvatici e così anche i suoi genitori e che il ragazzo abbia subito uno shock notevole. Nonostante gli incubi e le notti insonni, il giovane Jason sa che suo nonno voleva rivelargli qualcosa e che quelle parole che le ha sussurrato morente un significato ce l’hanno eccome. Convinto dal suo psicologo Jason decide di partire alla volta dell’isola dove era ospitato l’orfanotrofio di Miss Peregrine e dove suo nonno era stato ospitato da bambino. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere,  di foto e di racconti strani, Jacob potrà  capire se le storie di suo nonno di mirabili avventure, di magia e di mistero, erano solo farneticazioni di un vecchio che   turbavano i suoi sogni notturni o se invece erano la pura verità,  come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d’epoca che Abraham custodiva gelosamente, le stesse contenute nel baule. Possibile che i bambini di quelle fotografie ingiallite,  bizzarre ed inquietanti, fossero davvero speciali? Speciali e dotati di poteri straordinari e forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi e che  vivano in un mondo a parte, in un’altra dimensione, protetti dal mondo esterno e dallo scorrere del tempo?  Bellissima la prima parte del libro, perché è molto originale. C’è un po’ di tutto, dai sentimenti del nonno che sa di non essere più capito dal nipote nonostante lo abbia cresciuto, dal rapporto che Jason ha con i suoi genitori distanti e annoiati e soprattutto presi da se stessi, la solitudine che si prova quando si è adolescenti, ampliata dalla distanza con i genitori e soprattutto dall’assenza di amici e le foto, che come ho già detto arricchiscono la storia e la rendono quasi un film in bianco e nero. Ragazzi strani, in pose strane, emarginati come è lo stesso Jason. Nell’epilogo i toni si fanno più incalzanti con il crescere del pathos della storia, aiuta molto la scrittura scorrevole, arrivando così nell’insieme  ad un libro godibile e piacevolissimo da leggere, e anche bellissimo da guardare. Un piccolo gioiello. Il finale rimane aperto, e so già che c’è un secondo volume che spero sia all’altezza di questo. Voto: 8

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