A distanza di dieci anni dall’uscita di
Twilight, Stephenie Meyer festeggia l’anniversario con l’uscita di una versione
opposta nei personaggi, gli uomini sono donne e le donne uomini, tranne alcune
rare eccezioni. Torniamo di nuovo a
Forks, la cittadina più piovosa e più noiosa di tutti gli Stati Uniti. Nulla è
cambiato. Beaufort Swan, giovane studente che vedremo nelle vesti della
celeberrima Isabella Swan, arriva in un normale giorno di pioggia accompagnato
dal padre, Charlie. Per far vivere
appieno alla madre, il suo secondo matrimonio, e lasciarla seguire Phil, il suo
secondo marito, in giro per gli Stati Uniti in cerca di un ingaggio, Beau
sceglie di trasferirsi a casa di suo padre e terminare lì a Forks l’ultimo anno
del college. Ma Beau ancora non è
conoscenza che per quanto Forks possa essere ordinario, nasconde un segreto
incredibile, che lo porterà ad affrontare un’avventura surreale. Beau, a
differenza di Bella è alt, ma ha la sua stessa andatura, il suo stesso
impaccio, la sua stessa timidezza, un’indole timida e dolce e non fa fatica ad
attirare gli sguardi delle nuove compagne di scuola, attirate soprattutto dalla
sua dolcezza e dai suoi occhi blu e delle buone maniere innate, che lo rendono attraente
ai loro occhi. Ma poi conosce Edythe, l’alter ego di Ewdard Cullen. Glaciale,
bellissima, tanto da non sembrare vera. Un angelo dai capelli color bronzo
senza nessuna imperfezione che turba e stravolge Beau dopo solo il primo
incontro. Edythe, come Edward ha una reazione scomposta soltanto all’avvicinarsi
di Beau ma ne conosciamo il motivo, ne è
sedotta e respinta al contempo. Mentre Beau non riesce a capire il perché di
tanto irrazionale odio verso di lui e ad allontanare la violenta attrazione
della quale è impossessato, gli atteggiamenti di lei che rivelano un’insita
rabbia, un’irrequietezza che pulsa sotto la pelle esangue, e che cela qualcosa
di terribilmente segreto … Edward Cullen e Bella Swan, i personaggi che dieci
anni fa sono entrati nell’immaginario di un’intera generazione sono ancora lì,
ma questa volta visti allo specchio. Il personaggio di Bella, a lungo
contestato dalla critica perché considerata l’eterna “fanciulla in pericolo”,
ha ancora qualcosa da dimostrare: Twilight non è la storia della fragile
adolescente in pericolo, ma la storia di un essere umano in pericolo,
circondato da uno stuolo di personaggi e di azioni. E allora ecco che tutto può
funzionare anche allo specchio. La
storia è riscritta, rovesciando i ruoli, ma le emozioni sono le stesse, così
come le paure. Edythe, nel ruolo di Edward, è una dolce vampira, un po’ meno
minacciosa, ma dal carattere forte e deciso, estremamente affascinante, perché
diluisce perfettamente la semplicità di una diciassettenne con il lato oscuro
che la possiede. Beau, l’alter ego maschile di Belle (non solo nel nome), è un
personaggio positivo, con un piede fuori dalla società e uno dentro la scuola,
amato per la sua goffaggine e la bontà di spirito. La sua intelligenza lo fa
illuminare rispetto agli altri ragazzi, ed è forse per questo che è l’unico che
abbia mai avvicinato Edythe. Torna il mondo dei vampiri e dei licantropi e,
oggi come allora, la saga che ha travolto le scene letterarie e
cinematografiche catapulterà i lettori in un mondo segreto e occulto, dove
l’ossessione febbrile di un amore quasi impossibile tornerà a far sognare …
qualcuno … ma non me. Ho trovato molto più scialba questa storia che la
precedente. Almeno in Twilight si è certi dall’inizio che c’è qualcosa che deve
accadere … le strane morti … le indagini … tutto sparito in questo
riadattamento. I tre cattivi appaiono solo all’ultimo rendendo piatto e noioso
tutto il libro condito soltanto dalle scenette tra Edythe e Beau. Praticamente
nullo, povero, povero … Mera operazione commerciale. Voto: 3
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