martedì 13 settembre 2016

RECENSIONE – CHINA GIRL (NEAL CAREY SERIES VOL. 02) di Don Winslow



Secondo volume della Serie del detective privato Neal Carey. Fa strano leggere un libro che ormai è storia, dove si parla ancora di videocassette o di ammennicoli che ormai sono in disuso da anni, ma le storie di Winslow anche se riproposte, non sfigurano mai, tanto da portare gli editori di Einaudi a pubblicare immediatamente il secondo volume dopo appena un paio di mesi dall’uscita di London Underground. Nel primo volume Winslow ci racconta la crescita di Neal Carey, da ragazzino di strada a ragazzo, universitario e affiliato agli Amici di Famiglia, una specie di società segreta di investigazioni, sempre in bilico tra legalità e illegalità, tra sistemi più o meno accettabili. In London Underground l’avevamo visto alle prese con la scomparsa della figlia di un senatore degli Stati Uniti, e in questo secondo lo ritroviamo tranquillo alle prese con libri antichi in un cottage inglese, dopo che gli è stato ordinato di darsi per un po’ alla macchia. Ma gli Amici di Famiglia sanno come farti tornare sui tuoi passi, e quel che interessa a Neal è riuscire finalmente ad ottenere la sua Laurea in Letteratura Inglese del XVIII secolo, quindi nominare parole come università e laurea lo porta ad accettare qualsiasi incarico. Anche stavolta gli Amici di Famiglia, fanno leva sulla voglia di Neal di finire quello che ha iniziato. Questa volta ha l’incarico di ritrovare Robert Pendleton, un talento nel campo della chimica, soprattutto nella sinterizzazione di fertilizzanti che rendono una fortuna ai suoi investitori. Pendetlon risulta scomparso, senza aver lasciato traccia, dopo essere stato ad un convegno a San Francisco. Sta a Neal ritrovarlo e riportarlo all’ovile, ma come al solito non sarà una cosa semplicissima. Neal dovrà partire da San Francisco, volare ad Hong Kong, fino ad arrivare nella Cina più remota e rurale, in un viaggio avventuroso, accompagnato, non proprio amichevolmente dalla Cia, dal governo cinese e da un’organizzazione segreta letale. A complicare le cose ci sarà anche l’affascinante Li Lan, che fino all’ultimo non si riuscirà a capire se sia vittima o carnefice. Lo stile di Winslow era in questi primi romanzi ancora un po’ acerbo, ma già si intravedeva quello che ora è lo scrittore di capolavori come “Il potere del cane”, “Il Cartello” e “L’inverno di Frankie Machine”. Io poi, credo, di essere leggermente di parte. Voto: 7,5

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