E’ dura dire che un libro non ti piace. Però è
stato così con questo della Taylor Sissel. Peccato perché la scrittrice ha
talento nella descrizione e nella costruzione dei dialoghi, ma la storia
purtroppo risulta alla fine molto banale. Per essere un thriller che pretende
di essere il n. 1 degli Stati Uniti, avrebbe dovuto sicuramente regalarci
qualcosa di meglio. Il libro risulta essere lentissimo, nonostante si legga
bene. Quindi si fa una fatica tremenda ad andare avanti. Le storie sono due, ma
scopriremo ben presto che sono collegate tra loro. La storia di Lauren, reduce
da un gravissimo incidente lavorativo, che l’ha dapprima resa invalida per un
lungo periodo di tempo, e poi dipendente da un medicinale antidolorifico,
l’OxyContin. Ha continue perdite della memoria a breve termine, e un marito
Jeff, che sembra in qualche modo rinfacciarle continuamente il suo passato di
“drogata”. Tranne sembrare godere di ogni sbaglio della moglie, per dirle il
classico: “Te lo avevo detto!” Lauren non fa altro che farsi dei monologhi
mentali, dove smonta e rimonta trame che vedono la sorella sposata con un poco
di buono, poi che gli sta rubando il marito e i figli … insomma un po’ una
continua paranoia, con questa fissa dell’OxyContin e di tutti che ce l’hanno
con lei. L’altra storia è quella di Bo Laughlin, ragazzo autistico, che Lauren
quasi investe e della sua scomparsa. Il suo personaggio emerge solo per un
momento, quando incontra Lauren, poi improvvisamente scompare … Proprio perché non sa ricostruire
cosa sia successo davvero, Lauren inizia la sua indagine personale per trovare
la soluzione del mistero della scomparsa di Bo. Tutti lo cercano, ma le
implicazioni dei personaggi fanno capire subito chi possono essere i colpevoli,
immediatamente, senza nessuno sforzo, da rendere le altre 200 pagine del
romanzo, quasi inutili, anzi pesantissime. Devo dire che ho portato a termine
la lettura con difficoltà, annoiandomi. L’ho addirittura lasciato ad
impolverarsi sul comodino per quattro interi giorni … non mi è mai capitato di
non leggere per così tanto tempo, soprattutto un thriller che dovrebbe tenerti
incollata alle sue pagine. Come ho già detto oltre ai protagonisti Lauren e Bo
(che si sente solo nominare), gli altri risultano essere noiosi, prevedibili e poco caratterizzati. Anzi, tutti i personaggi
sono così. Non sappiamo nemmeno come sono fatti, nessuna descrizione fisica … a
parte ad un certo punto dove Lauren dice che il marito ha un fisico imponente e
che suo figlio gli somiglia, mentre la sua bambina è minuta, filiforme e
delicata. Altro non ci è dato sapere. Ma oltre alle caratteristiche fisiche i
personaggi mancano di carattere, di spessore, di forza narrativa. Dovrebbe essere
un thriller psicologico, ma diventa il romanzo dell’ansia … l’ansia di finirlo
il prima possibile e relegarlo in fondo, in fondo alla libreria. Voto: 5
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