lunedì 6 marzo 2017

RECENSIONE – Caos di Patricia Cornwell

Ventiquattresimo titolo per il filone dedicato alla anatomopatologa Kay Scarpetta, personaggio creato dall’autrice nell’ormai lontano 1990. Lontanissimo ormai, sia per stile che per risultati. In effetti mai titolo fu più azzeccato di questo, Caos. Il libro è un vero proprio caos. Mi sono trovata durante le prime pagine a tornare più volte indietro, non si riusciva nemmeno a capire di cosa si stesse parlando e chi raccontasse la storia. Come le ultime storie, si svolge tutto durante una giornata ed è forse la cosa che non riesco a mandare giù. Un ritmo che dovrebbe essere frenetico, diventa estenuante e lento. Le ore non sembrano passare mai, sia nella storia, sia per chi sta leggendo, annoiandosi, attraverso un continuo ripetersi di frasi ed azioni … non so quante volte avrò letto le parole “borsa criminalistica” … le avrei quasi volute contare e criminalistica mi suona pure male! Esisterà come parola? Come potete capire il risultato non è dei migliori e continuerò a ripetere all’infinito: ehi Patricia, cambia ghostwriter perché questo non è bravo! La storia parte da un pastrocchio creato e confuso tra Bryce (il segretario di kay Scarpetta), la stessa dottoressa e Pete Marino. Telefonate fasulle al 911 e dell’Interpol, messaggi video di minacce in forma di poesie in italiano, e un nuovo personaggio cattivo, tale Tailend Charlie, che riusciremo a scoprire a più di metà libro a cosa è inteso il nome. Mentre Bryce e Kay litigano per un futile motivo, e Pete Marino la insegue in macchina, Elisa Vandersteel, una giovanissima canadese che Kay aveva incontrato due volte in pochissimo tempo, muore, ma le cause della sua morte sono da subito un caos. Un caos è montare un sistema che non faccia intervenire sulla scena del crimine giornalisti ficcanaso, un caos è trovarsi un poliziotto come Barclay che vuole solo celebrare il suo ego e della morta non gli frega niente, un caos avere come uniche testimoni due gemelle ritardate di quattordici anni che potrebbero aver inquinato la scena del crimine, un caos è se questo omicidio viene collegato dall’FBI, e quindi anche da Benton (marito di kay che continua a starmi sulle balle), ad un altro illustre omicidio, quello del colonnello Briggs, professore, capo e un tempo, solo per una volta, amante di kay Scarpetta. Una morte tanto improvvisa, quanto grave che fa pensare a tutta la combriccola di Kay, che c’è lo zampino di una sola persona: quella Carrie Grethen che continua a perseguitarli. Ma qual è il suo fine stavolta? Cosa lega la morte di Elisa Vandersteel, quella di un’altra donna e quella di Briggs e gli interventi di Tailend Charlie? Fatto sta, che come succede da tempo, il tutto si conclude banalmente nelle ultimissime pagine, e quello che ti rimane del romanzo non è altro che CAOS. Voto: 5

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