domenica 7 luglio 2019

RECENSIONE – Il giorno del Diavolo di Michael Andrew Hurley (di Silvia Marcaurelio)



Sicuramente sarà osannato da tante persone. Magari sarà eletto libro dell’anno. Magari diranno che la prosa di questo libro è qualcosa di unico. Diranno che la descrizione dei paesaggi ti faccia pensare di essere lì, sul posto, nelle Edlands, di cui parla. Diranno pure che sentirai l’odore del letame, del vello di pecora umido, l’odore della brughiera del Nord dell’Inghilterra. Sì, sì tutto bello ... ma il romanzo? A me non ha assolutamente detto niente, ma proprio nulla. Pensavo dal titolo e dalla sinossi si trattasse di un giallo che avesse qualcosa di paranormale. Ma niente di tutto ciò. John Pentecost, torna a casa in autunno per il periodo della transumanza delle pecore. Lo fa ogni anno. Quest’anno però è un anno particolare, John porta con sé sua moglie Kate, incinta del loro primo figlio. Ma non solo per quello. Suo nonno, il Vecchio come lo chiamano tutti, è morto e sa che suo padre ha bisogno di aiuto nel “Recupero”. Ma John non è lì solo per quello, vuole tornare, rimanere lì. Non gli piace la sua vita da insegnante e vuole a tutti i costi prendersi cura di quello che suo nonno soleva dirgli sarebbe stata la sua eredità. Festeggeranno come sempre il giorno del Diavolo, che con se porta storie, che raccontano altre storie dove il Diavolo è sempre presente. Racconteranno di un pecore malate, madri che al posto del latte hanno il sangue, cani con vermi negli occhi e tormente di neve che uccideranno persone. Storie che si riaffacciano nella mente di John, che ricorda quello che il nonno gli raccontava, oppure raccontate dai vicini di sempre. Il Diavolo saltella di qua e di là e bisogna destarlo, dargli da mangiare da bere fino a che non si addormenti e consenta loro di portare le pecore al sicuro. Per questo per tradizione si festeggia il giorno del Diavolo, con canti e storie e manicaretti e vino. Ma il Diavolo, scopriremo è sempre presente, in ogni cosa del mondo. Il Diavolo è la vita stessa delle Edlands dura e difficile. Ma probabilmente sono io che non ci ho capito nulla. Voto: 5

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