Sicuramente sarà osannato da
tante persone. Magari sarà eletto libro dell’anno. Magari diranno che la prosa
di questo libro è qualcosa di unico. Diranno che la descrizione dei paesaggi ti
faccia pensare di essere lì, sul posto, nelle Edlands, di cui parla. Diranno
pure che sentirai l’odore del letame, del vello di pecora umido, l’odore della
brughiera del Nord dell’Inghilterra. Sì, sì tutto bello ... ma il romanzo? A me
non ha assolutamente detto niente, ma proprio nulla. Pensavo dal titolo e dalla
sinossi si trattasse di un giallo che avesse qualcosa di paranormale. Ma niente
di tutto ciò. John Pentecost, torna a casa in autunno per il periodo della
transumanza delle pecore. Lo fa ogni anno. Quest’anno però è un anno
particolare, John porta con sé sua moglie Kate, incinta del loro primo figlio.
Ma non solo per quello. Suo nonno, il Vecchio come lo chiamano tutti, è morto e
sa che suo padre ha bisogno di aiuto nel “Recupero”. Ma John non è lì solo per
quello, vuole tornare, rimanere lì. Non gli piace la sua vita da insegnante e
vuole a tutti i costi prendersi cura di quello che suo nonno soleva dirgli
sarebbe stata la sua eredità. Festeggeranno come sempre il giorno del Diavolo,
che con se porta storie, che raccontano altre storie dove il Diavolo è sempre
presente. Racconteranno di un pecore malate, madri che al posto del latte hanno
il sangue, cani con vermi negli occhi e tormente di neve che uccideranno
persone. Storie che si riaffacciano nella mente di John, che ricorda quello che
il nonno gli raccontava, oppure raccontate dai vicini di sempre. Il Diavolo
saltella di qua e di là e bisogna destarlo, dargli da mangiare da bere fino a
che non si addormenti e consenta loro di portare le pecore al sicuro. Per
questo per tradizione si festeggia il giorno del Diavolo, con canti e storie e
manicaretti e vino. Ma il Diavolo, scopriremo è sempre presente, in ogni cosa
del mondo. Il Diavolo è la vita stessa delle Edlands dura e difficile. Ma
probabilmente sono io che non ci ho capito nulla. Voto: 5
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