lunedì 22 agosto 2022

RECENSIONE - 1795 di Niklas Natt Och Dag

Bentornati nella Città tra i Ponti, bentornati nella fetida Stoccolma. Un altro anno è passato, siamo nel 1795, ma nulla è cambiato o quasi. Reuterholm tiene la Svezia sotto scacco, uccidendo tutti i simpatizzanti del vecchio e morto Re Gustavo, ma comunque la povertà uccide più del boia. Il popolo è in fermento, la nobiltà è in fermento, la Svezia è in fermento. Avevamo lasciato i nostri protagonisti in mezzo a un grosso incendio.
Jean Michael “Mickel” Cardell ne è uscito malconcio. Ora, oltre che a mancargli un braccio, ha metà faccia ustionata dopo il tentativo di salvare i gemelli di Anna Stina Knapp, Maja e Karl. E un rimorso grande come un macigno sul cuore. La colpa è sua di quello che è successo. Anna Stina è scomparsa. Non si sa dove sia. In molti la cercano. Soprattutto le due fazioni politiche: quella contro la congiura alla reggenza facente capo a Reuterholm e la fazione fedele al vecchio re. Anna Stina dovrebbe avere una lettera di Magdalena Rudenschöld che contiene una lista dei fedeli gustaviani che fa gola a tutti.
E poi c’è Emil Winge, sempre alle prese con i suoi fantasmi, anzi, con un fantasma. Quello di suo fratello Cecil.

Ma Jean Michael e Emil hanno stretto un patto: nonostante i loro problemi, devono acchiappare Tycho Ceton, il male in persona, e consegnarlo nelle mani del boia.
Tycho Ceton è ancora sporco della fuliggine dell’orfanotrofio di Hornsberget, del sangue di Erik Tre Rosor e di sua moglie e di molti altri che non abbiamo conosciuto. Gode nel vedere la morte degli altri, l’ultimo sospiro prima di lasciare la vita. Ora è nascosto. È un paria anche tra gli Eumenidi, ma non è un tipo che sa stare fermo, qualcosa si inventerà per rinascere dalle ceneri come un’araba fenice.
Emil e Jean Michael prendono due direzioni di indagini che convergono comunque tra loro. Emil cerca Tycho, Jean Michael cerca Anna e tutte le strade portano agli Eumenidi, scellerata società segreta composta da uomini viziosi che venderebbe l’anima al diavolo pur di non annoiarsi. Ciò che è nuovo è buono, ciò che è vecchio annoia, e se un povero muore per divertire i viziosi ricchi a chi importa?
A Cardell e Emil, importa e saranno proprio loro a dover fermare questa inutile carneficina.

È stato di nuovo bello passeggiare per i vicoli di Stoccolma, seppur fetidi, e caldissimi e freddissimi, a seconda della stagione. Stoccolma, prima protagonista della trilogia creata da Niklas Natt Och Dag. Una trilogia di un mondo duro e severo, dove il popolino fatica a vivere giorno dopo giorno. Dove gli intrighi tra gli uomini di potere possono essere letali, e gli incubi reali.
Ancora una volta ad emergere è Cardell, presente in tutti e tre i romanzi della saga. L’uomo grosso con un braccio solo. E in questo romanzo appesantito da una metà divenuta mostruosa quasi a pegno della morte dei bimbi della sua amata Anna.
Si fanno sempre contrapposizioni in questo libro, il mondo delle vittime, dei soprusi, di quelli che subiscono inutili cattiverie, con Cardell e Winge che fanno da paladini della giustizia. Ma come sempre ciò che conta sono gli interessi, soprattutto quelli dei ricchi, quelli che sono uomini che hanno a cuore solo sé stessi.
Rimane facile schierarsi con alcuni personaggi e odiarne immancabilmente altri. Ma nessuno ha l’animo puro, e come ci fa notare l’autore: “l’Uomo ha sempre un cuore di tenebra”.

Mi mancheranno Jean Michael, Emil e Anna, e anche Cecil, anche se solo sotto forma di fastidioso fantasma. Il finale aspettato, qualcosa si è sistemato, qualcosa si è definito, tutto si è concluso. Il nuovo anno è vicino. Il nuovo re sta per prendere possesso del suo regno. Formidabile Niklas Natt Och Dag. Ha scritto una meravigliosa trilogia storica di un paese di cui non si conosceva veramente nulla. A meno di non essere degli storici che abbiano approfondito il mondo svedese.
Bella l’immagine di Stoccolma, anche se paragonandola a quella di adesso, potrebbe risultarci strana, almeno a me che l’ho vista qualche anno fa.
La scrittura dell’autore ha uno stile tale che permette di farsi un’idea quasi visiva di quello che ci racconta oltre che ad aver studiato una trama intricata e perfetta che in questo ultimo volume metterà in ordine gli ultimi pezzi del puzzle.
Bello, bello, bello! Lo consiglio, anche se consiglio di leggere i libri in sequenza partendo da 1793 e 1794.

Silvia Marcaurelio


 

Nessun commento:

Posta un commento