É proprio vero. Il viaggio non inizia quando parti, ma quando cominci a programmarlo, a fare sogni, pensieri. Cosa mi porto? Che gente incontrerò?
É già questo un viaggio, anche
solo nella fantasia di quello che sarà, e l’autore è un mago dei sogni.
Alessandro Nicoloso in questo suo
secondo libro svela un altro pezzo di sé stesso. Quello che fa di lui l’uomo
che è diventato, restando appeso ai sogni e alle passioni di quando era bambino
prima, ragazzo poi, uomo adesso.
É la storia di un po’ tutti noi
viaggiatori, che appena torniamo da un viaggio, già pensiamo al prossimo.
É una storia intima, perché l’autore
si mette a nudo, e non ha paura di farlo.
Svela sentimenti, ansie e
angosce, soprattutto quando ci parla del periodo del lockdown, con noi
viaggiatori ancora più ansiosi perché costretti in casa a viaggiare solo con la
mente, perché di viaggi veri non se ne parlava. E il mondo sembrava impazzito,
e quello che conoscevamo non esisteva più.
Allora quello che ci descrive
nelle sue pagine diventa un viaggio fantastico, fatto esclusivamente di sogni e
di musica (Quella non manca mai. Idea geniale la playlist su Spotify e il
collegamento con il codice QR alla fine di ogni racconto). Ed è per questo che
cita spesso Salgari, un altro viaggiatore dei sogni, che pur non avendo mai
viaggiato, ha raccontato storie di posti strabilianti, facendo sognare milioni
di ragazzini.
L’autore ci dice che se uno
viaggia un posto se lo crea da solo. Può essere una vera città o una città che
si sogna. Non sia mai che poi quel sogno diventi reale e quella città diventi “casa”.
Viaggiare è un sogno, essere a
casa ovunque ci si trovi è la cosa più affascinante che c’è del viaggio in sé.
Assaporare cibi, incontrare gente diversa da noi, culture diverse, ma sentirsi
comunque parte del mondo che ci ospita.
Poi ci sono i viaggi fantastici,
quelli del cuore, quelli che faresti con le persone che ci sono e con quelle
che non ci sono più. Siano parenti, calciatori, cantanti e attori, tutti sullo
stesso scuolabus con una meta precisa, il posto più bello del mondo, il cuore
dell’autore.
Ci sono viaggi di lavoro, quelli di
piacere e quelli fantastici … l’importante è sempre sentirsi a casa ovunque si
vada.
Diario intimo di una persona
perbene, che non ha mai smesso di sognare e mai lo farà. Di una persona che
preferisce la notte per la sua intimità, per quella solitudine che ti aiuta a
pensare, con i rumori attutiti e le luci artificiali a creare piccole oasi di
pace e pensieri leggeri.
Grazie Ale!
Silvia Marcaurelio
Nessun commento:
Posta un commento