Meg Moore è una dipendente
statale. Lavora per quello che sarebbe il ns. ministero della difesa. Ha un
passato lavorativo nell’ambasciata del
kazbekistan (luogo immaginario) rinominato K-stan o il Buco. Luogo considerato
uno dei più pericolosi al mondo. Anni prima, Meg, proprio durante la sua
avventura nel K-stan, conosce John Nilsson, capo di una squadra di Navy SEALS.
Il momento è drammatico … per far scappare un agente della CIA dal paese, il
ragazzo si spaccia per lui, restando chiuso nell’ambasciata alla mercé del
governo locale. Meg sarà l’unica che tenterà e riuscirà a salvarlo. Nonostante
la forte attrazione che si scatena per la loro convivenza forzata (John deve restare barricato nell’ufficio di Meg, l’unico
non esposto all’esterno), Meg si sottrae dall’attenzione di John perché è
sposata con Daniel il mascalzone (la tradisce spudoratamente) e ha una figlia
piccola, Amy. E poi lui è proprio un cucciolotto, ha sei anni meno di lei.
Questo è l’antefatto. Ora è Meg a trovarsi in guai seri! Si trova a Washington,
dove è tornata a vivere da tempo, si è separata da Daniel il mascalzone, ma è
sola .. E John? Un attimo, ci arriviamo! Durante una normalissima giornata
lavorativa, Meg viene fermata da un uomo sotto il parcheggio del suo palazzo.
Il tizio fa parte di una cellula terroristica del k-stan e ha rapito sua nonna
e sua figlia e minaccia di ucciderle. Quello che il tizio le chiede è di
entrare nell’ambasciata del K-stan a Washington; per lei dovrebbe essere cosa
facile, vista la sua collaborazione. Nessuno la controlla più e potrebbe far
passare un’arma tranquillamente. Sarà tenuta sotto controllo continuo da una
talpa nell’ambasciata, e se non farà quello che le dicono, Amy e sua nonna sono
spacciate. A questo punto entra in scena John … ora è cresciuto … ma ha sempre
sei anni meno di lei … quello non lo possiamo cambiare … J. Viene convocato d’urgenza
a Washington mentre si trova in uno sconosciuto deserto americano durante un’esercitazione.
Così com’è, (cioè sudata, sporca, con i colori mimetici spalmati sul viso) la sedicesima
squadra dei SEAL, comandata da Tom Paoletti, si muove per aiutare uno dei loro
componenti. John non vede Meg da tre anni, ma il suo amore è rimasto intatto.
Cosa è successo? Perché Meg armata di pistola tiene in ostaggio l’ambasciatore
del K-stan? E perché ha chiesto di parlargli? John deve a tutti i costi
scoprire il perché Meg Moore rischia di morire, e fare del tutto, anche perdere
la sua vita perché ciò non accada. Dovrebbe essere un libro con dei colpi di
scena … ma è lento e prevedibile. Forse
la storia più bella non è quella principale, anzi … togliamo il forse. La
storia più bella è quella che la nonna di Meg, Eve racconta alla sua nipotina
Amy. La storia del suo amore per Ralph durante la seconda guerra mondiale e la
battaglia di Dunkerque, per trasmetterle l’amore e rendere sopportabile la
paura, facendoci scoprire una donna indebolita nel fisico, ma non nello
spirito. E poi, anche l’altra storia di contorno, quella tra Alyssa Locke ex
militare, che non è riuscita ad entrare nei SEAL perché donna, ora nell’FBI, e
Sam Starrett, compagno di squadra e amico di John Nilsson, solamente accennata,
che sicuramente farà parte di uno dei prossimi libri. Questa serie “Troubleshooters”
già di per se non vale molto, ma in Italia stanno facendo una confusione
incredibile con le uscite … quindi si trovano personaggi che nel libro
precedente avevano uno stato, e li si ritrova nel libro attuale con un altro …
mah … cose da case editrici. Voto: 6 – (stiracchiato!)
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