Nora scrive
lettere, che non trova il coraggio di spedire, al figlio Claudio, lontano
fisicamente e affettivamente, narrandogli le vicissitudini passate e la
quotidianità del presente. La struttura epistolare del romanzo e il ripetersi
dei nomi contribuiscono a dare un’idea di ciclicità e di completezza: la madre
si chiama Nora, come Eleonora, la compagna di Claudio, che porta il nome del
nonno materno; Maria, l’altra figlia, ha il nome femminile dello zio materno,
Mario, diventato capofamiglia alla morte del padre. Ci sono il dolore per la
morte prematura e improvvisa del padre, le illusioni degli anni della
contestazione giovanile, il disorientamento per la gravidanza non desiderata,
l’amarezza per l’abbandono da parte del padre di suo figlio, il fallimento del
matrimonio con il professore universitario molto più grande di lei che le
“ruba” il figlio, ma è l’amore, in tutte le sue forme, ad avere la meglio:
quello per la sua famiglia di origine, per Giovanni, padre di Maria, che la
adora e con la quale ha uno splendido rapporto. Nora spedirà le lettere?
Claudio le leggerà? E cosa scriverà alla madre? Opera seconda della scrittrice
Elena Nugnes, questo romanzo narra le tante sfaccettature dell’amore, che
impone scelte difficili ma non chiude mai le porte alla speranza e alla
rinascita.
Nessun commento:
Posta un commento