L’uomo nudo non è inchiodato alla croce, ma resta sospeso in un modo impossibile. E non è un uomo qualunque, è un agente dell’UCO, la polizia speciale della Guardia Civil, Sergio Castillo Moreira.
Sotto alla croce, bagnata dalla pioggia costante, c’è Lucia Guerrero, tenente dell’UCO e collega e amante dell’uomo in croce. Chi può aver aver commesso un atroce delitto come quello?
L’uomo fermato nei pressi del luogo dell’omicidio è lui l’assassino? È affetto da un disturbo dissociativo della personalità, quindi potrebbe risultare impunibile.
Ma un professore cattedratico dell’Università di Salamanca si mette in contatto con la Guerrero dicendole che un software da lui progettato insieme al suo gruppo di dottorandi, DIMAS, avrebbe trovato degli omicidi dove l’assassino mette in posa le sue vittime, un po’ come quello che è successo all’uomo crocifisso.
Da qui Lucia insieme al professor Borges, comincia un’indagine parallela con quella della Guardia Civil.
Lucia non è una donna molto forte, anche se non lo dimostra. Cela le sue debolezze che si chiamano Alvaro, suo figlio a cui sente di non dedicare molto tempo da quando una giudice tutelare ha dato la tutela esclusiva al suo ex marito traditore non considerandola una persona affidabile. E Rafael, suo fratello minore, morto suicida e per questo sua madre e sua sorella la incolpano.
Minier ci regala un altro dei suoi thriller mozzafiato. Una storia perfettamente architettata, un romanzo avvincente da cui sarà difficile staccarsi.
Le indagini della Guerrero sono serrate e la condurranno nei bui sotterranei dell’università di Salamanca, e nelle sempre scarsamente illuminate strade della città, coadiuvata da personaggi che la metteranno di fronte a tutti gli aspetti più oscuri dell’umanità.
Il romanzo è tutto un susseguirsi di corse contro il tempo, di lunghi e inquietanti corridoi, di fantasmi della Spagna degli anni Settanta, dove il senso del sacro e del religioso si fondono con forze demoniache e superstizioni. Dove i segreti di un passato oscuro emergono sotto lo sguardo delle statue di Isabella La Cattolica, di Pizzarro e di Cortés.
È un romanzo molto dark, intriso di una cupa atmosfera con una suspense ben costruita durante tutta quella che è l’indagine della tenente Guerrero.
Ma come ogni thriller che si rispetti, anche in questo ci sono svariati colpi di scena, alcuni dei quali sono dei veri colpi di genio dell’autore che nessuno si aspetterebbe di leggere.
Consigliatissimo!
Silvia Marcaurelio