mercoledì 26 giugno 2013

RECENSIONE - Innamorarsi a Notting Hill di Ali McNamara
Quando ti sbrighi a finire un libro, la maggior parte delle volte significa che ti sta piacendo proprio. Invece con questo libro, almeno per me, ha significato che non vedevo l'ora di finirlo, perché non lo sopportavo più, e volevo toglierlo dalla mia vista. Avevo già avuto modo di imbattermi in questa autrice con "Colazione da Darcy". E anche se in quel romanzo ci si misurava in una "realtà" inverosimile, ma in questo suo ultimo lavoro si è superata. 
L'idea di base, i film romantici in generale, è anche carina, ma il libro in se è veramente surreale. 
Può una ragazza di 23 anni assentarsi spesso dalla realtà pensando di avere davanti i personaggi dei suoi film preferiti e partecipare ad una vita che è un film? Ma non solo... Può tentare in tutti i modi di far capire agli altri che la circondano che è così? Che la vita reale può essere come un film?
Analizziamo un attimo la sua vita. Cosa fa? Stranamente lavora in una piccola azienda familiare costruita da suo padre, che rifornisce la maggior parte dei cinema di Londra di distributori di pop-corn. E' scontenta, c'è qualcosa che non va.... odia la sua vita piatta e la sua casa piena di riparazioni fatte male... se lei ama il cinema, David il suo fidanzato, è dedito al risparmio... quindi si dà al bricolage. 
Quindi ad un certo punto decide di prendersi un periodo di pausa. E grazie alla sua migliore amica trova un rifugio. Una casa bellissima a Notting Hill, con i proprietari in partenza per non si sa dove,  che nonostante un sofisticatissimo sistema d'allarme, cercano qualcuno che la controlli. (Il sistema d'allarme funziona talmente bene che durante la storia la nostra eroina potrà partire per un week end a Glasgow e un altro a Parigi. Ma non doveva controllare la casa?). 
Analizziamo ancora. E' fidanzata con David, come abbiamo detto, e con lui dovrebbe convolare a nozze fra un mese, che pur essendo ricco - possiede una catena di sale cinematografiche (ma guarda un po'!) non solo è piuttosto tirchio, ma non ha nulla che lo possa avvicinare ad un attore del cinema (grossa pecca David!). 
Praticamente la sognatrice, almeno qui, ha i piedi ben piantati in terra, tanto da accettare un matrimonio di convenienza (azienda che distribuisce pop-corn + tante sale cinematografiche = Vita tranquilla e agiata per lei ed il padre).
Nel frattempo a Notting Hill ha modo di conoscere Sean, all'interno della famosa libreria dove Julia Roberts incontra Hugh Grant nel film omonimo, ma come primo incontro è un disastro, tranne poi scoprire che è il suo vicino di casa. 
Incontrerà, anzi si scontrerà, con Oscar appena fuori dalla libreria. E come nella scena del film gli getterà addosso il succo d'arancia. Tramite Oscar conoscerà Ursula sorella di Sean (ah dimenticavo... di cognome fa Bond e odia il cinema!). 
Sean si rivelerà essere il suo vicino fico e che ogni tanto assomiglia, secondo le esigenze, a questo e quell'attore. Aiuterà Scarlett (ah non vi avevo ancora rivelato il suo nome, ma ci arriverete da soli da dove viene) a rivivere alcune scene dei suoi film preferiti. E così passiamo da Notting Hill a Pretty Woman, da Quattro matrimoni e un funerale a Bridget Jones, da Love Actually a Insonnia d'amore in un tourbillon di situazioni. Perché, come dice Scarlett, nulla accade per caso e troverà in queste situazioni mille indizi, che la porteranno anche sulle tracce della madre scomparsa, anche lei appassionata di cinema. 
Tutto alla fine si risolverà per il meglio. E come in una delle migliori scene di un film, la nostra Scarlett verrà mollata sull'altare da David e con un finale alquanto surreale, riuscirà a ricongiungersi all'amato Sean. 
Consigliato al massimo sotto l'ombrellone... se non avete altro a portata di mano!

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