martedì 14 aprile 2015

RECENSIONE – Boonsboro Hotel. Una dolce scoperta vol. 3 di Nora Roberts



Ultimo romanzo della trilogia romance del Boonsboro Hotel. Che dire? Dico che preferisco la Roberts meno smielata. Troppo zucchero a piene mani … mi è quasi venuta una carie. Ritorniamo quindi, nella cittadina di Boonsboro. L’Hotel va a gonfie vele, la vita della cittadina diventa via via più animata, e la famiglia Montgomery continua a comprare immobili da ristrutturare. Dopo l’hotel, la panetteria e il nuovo ristorante-pub di Avery, ora la signora Montgomery ha intenzione di creare, da un bruttissimo immobile in disuso, vicino all’hotel (fa brutto vedere il mostro!), un centro benessere e palestra annessa, in modo che tutta la cittadina e anche gli ospiti dell’hotel ne possano usufruire … quindi i fratellini sono di nuovo al lavoro sotto la mente dispotica della loro mammina cara. Ritroviamo quindi Claire che è incinta di Beckett, e Avery che si è fidanzata ufficialmente con Owen, e a breve convoleranno a nozze. Delle tre amiche quindi rimane solo Hope e di fratelli liberi c’è rimasto solo Ryder … quello più musone e scontroso. Ma … c’è sempre un ma … e il ma di questa storia è il fantasma di Lizzy  che vaga nell’albergo aspettando il ritorno del suo amore Billy. Alla fine del secondo capitolo abbiamo scoperto che Hope è una sua lontana parente e per questo si sta dando da fare a cercare chi potrebbe essere questo Billy. Nel frattempo tra Hope e Ryder, che più diversi non potrebbero essere, nasce una specie di scintilla … sempre con l’aiuto di Lizzy. Anche se lui è abbastanza scontroso, visto che considera Hope una snob, abituata al lusso, alla raffinatezza e ad ambienti diversi che non la cittadina che la ospita e lui è sì, un uomo molto sexy, ma  dai modi rozzi e scontrosi che va in giro con i jeans strappati o con gli abiti da lavoro, sempre con la sua fida cintura degli attrezzi allacciata in vita. Quindi il loro è un continuo battibeccare su tutto, ma l’attrazione che provano li spinge uno tra le braccia dell’altra, complice anche il ritorno in circolazione dell’ex di lei, con cattive intenzioni. Come ho già detto la troppa “smielatitudine” non mi piace granché e in effetti questa serie è proprio troppo smielata. Scritta comunque bene, con scrittura scorrevole, è proprio un romanzo da sotto l’ombrellone, che lo leggi e poi lo dimentichi immediatamente. Voto: 6

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