Secondo libro che leggo di questa
scrittrice. Questa storia è stata scritta prima di quella che ho letto
precedentemente, anzi è la prima pubblicata in Italia. Il modus operandi però è
il medesimo. Una storia che intreccia passato e presente. Se nell’altro
romanzo, Le sette sorelle, ultimo per ordine di pubblicazione, la scusa per
intrecciare la storia al presente era un’eredità, qui c’è di mezzo un diario.
Julia è una pianista di successo, ma sta vivendo forse la parte peggiore della
sua vita. Ha perso suo marito e suo figlio. Come lo scopriremo andando avanti
nella storia, non subito. Per leccarsi le ferite, torna nel paese natale nel
Norfolk, vicino alla tanto amata Wharton Park, una villa antica, dove hanno
dimorato i Lord e le Lady Crawford. Il giardiniere dell’ultimo lord, è un suo
antenato. Ma c’è molto altro da scoprire. Julia e sua sorella Alicia, che cerca
di farla ritornare ad una routine accettabile, si recano a Wharton per un’asta.
Il nuovo Lord, Kit Crawford, oberato dai debiti, ha deciso di mettere in
vendita la proprietà e tutto quello che essa contiene. Le enormi tasse di
successione, e l’impossibilità di trovare il denaro necessario per
ristrutturare la casa in tempi brevi, non gli consentono altro. I due si “riconoscono”
perché si erano già incontrati da bambini, e Kit era stato il primo spettatore
di Julia che suonava il piano. Kit rimane folgorato da questa donna che sembra
un’ombra che cammina. Durante la ristrutturazione del cottage dove avevano
abitato gli antenati di Julia, Kit rinviene un diario, dove è raccontata una
storia di guerra, della guerra di Corea. Kit pensa che si tratti del diario di
Bill, il nonno di Julia, e con una scusa glielo consegna, anche per poter
instaurare un rapporto più amichevole con lei. Julia ne parla con sua nonna
Elsie, e da qui inizierà il racconto del passato … Cosa contiene il diario di
tanto compromettente da poter cambiare le vite di tutti i protagonisti e delle
loro famiglie? Altri personaggi si uniranno ai protagonisti presenti,
personaggi secondari, che diventano protagonisti a loro volta. Ma la
protagonista indiscussa è la tenuta di Wharton Park. Sempre sullo sfondo, come
nel passato quanto nel presente. Quindi ritroveremo una Elsie più giovane,
cameriera a Wharton Park e attraverso i suoi racconti conosceremo Lord Harry
Crawford e Lady Olivia Crawford e le loro vite, tra gioie e dolori. La guerra,
la prigionia, le privazioni, la solitudine. Tutti i loro drammi personali dovuti
al caso, o agli eventi del tempo. Ci ritroveremo a viaggiare nella campagna
inglese, negli orrori della guerra combattuta dagli inglesi in Cina e Giappone
e a Bangkok in Thailandia. Verremo colpiti dagli orrori della guerra, dove gli
uomini erano considerati meno degli animali, e magari, saper suonare il piano,
poteva essere fonte di salvezza, o rapiti dai colori e dai profumi di fiori
esotici, come le orchidee tanto care a tutti i protagonisti. La struttura,
nonostante il continuo passare di capitolo in capitolo dal presente al passato
al presente, è semplice e lineare, quindi la storia è scorrevole, nonostante la
mole del libro. La storia è triste, ma anche romantica e comunque da una sorta
di messaggio di speranza. Dei personaggi il più bello in assoluto è quello di
Lidia. Disincatata e romantica, ma che, nonostante tutto, riesce a venir fuori
da una situazione sicuramente più grande di lei, e a cui da un finale alla
storia di riscatto del più debole contro il più forte. Quello che ho amato di
meno è stato Lord Harry, sempre maledettamente confuso, sempre maledettamente
ligio al dovere. Comunque la storia è godibile, nonostante il finale sia
abbastanza scontato. Voto: 7
Nessun commento:
Posta un commento