lunedì 27 aprile 2015

RECENSIONE – Il libro dei ricordi perduti di Louise Walters



Roberta lavora presso la libreria Old and New ed ha un amore spassionato per i libri, vecchi, consunti o nuovi ed intonsi, basta che siano libri. La Old and New è il suo rifugio, che Philip, il suo capo, le ha donato undici anni prima, prendendola a lavorare con sé dopo un brevissimo colloquio. Si sente parte di quel mondo, soprattutto sente di avere un particolare rapporto proprio con Philip, anche se non riesce a capire il perché del suo legame con Jenna, sua giovanissima collega. Il suo è un universo a parte, tutto suo, come quello di conservare tutto ciò che viene trovato nei libri. Per lei sono dei tesori, fossero foto, scontrini, biglietti, lettere o semplici appunti. Roberta conserva tutto, non sia mai che qualcuno li reclami un giorno. Però un giorno, suo padre si presenta alla libreria con una valigia molto vecchia di una certa Mrs. Sinclair. Roberta non sa chi sia, ma sa che la valigia e i libri in essa contenuti sono appartenuti a sua nonna Dorothea. In uno di essi, Roberta troverà una lettera ripiegata più e più volte, indirizzata alla sua “babunia”. Il mittente è suo nonno, Jan Pietrykowski. Tra le righe della lettera, l’uomo dichiara il proprio amore alla donna, ma afferma che una loro unione è impossibile. Per quale motivo? Roberta sa che i due sono stati sposati, e che lui è morto durante il bombardamento di Coventry del 1940. E allora perché la lettera è datata 1941? Roberta, cerca allora di capire, dai racconti di sua nonna, che ha la veneranda età di 106 anni, quello che veramente è accaduto durante il periodo della seconda guerra mondiale. Scopriremo così una giovanissima Dorothea sposata per fuggire dalla famiglia con Albert Sinclair, uomo alquanto strano e rabbioso. Dorothea con la sua grandissima voglia di maternità, che non è mai riuscita a soddisfare. Dorothea alle prese con due giovanissime londinesi Nina e Aggie, che durante la guerra, vengono utilizzate al posto degli uomini nei campi, per mandare avanti fattorie, e fabbriche e mandare avanti comunque il paese in guerra. E infine, conosceremo Jan Pietrykowski, l’uomo che le ruberà il cuore, ma che non sarà comunque in grado di alleviarle la voglia di maternità. Cercando di dare un senso all’oscuro segreto che sua nonna custodisce, Roberta, rivive la sua tormentata storia d’amore, senza rendersi conto che, scoperchiando il pentolone dei segreti, dovrà rimettere in ordine anche la sua vita. Lei, che ama guardare nelle vite degli altri, sarà costretta a guardare nella propria, ad aprire il suo cuore e a mettere a nudo i suoi sentimenti, il suo dolore, la sua rabbia. Conoscere la verità, sarà per lei riuscire a vivere la propria vita liberandosi delle cose non dette, di passioni mai dichiarate e di segreti intrappolati che possono essere un’arma a doppio taglio. Louise Walters, con questo romanzo d’esordio, ci fa viaggiare con la mente, tra passato e presente, con uno stile delicato, facendoci toccare la purezza dei sentimenti dei personaggi coinvolti, che non passano anche col passare delle epoche. Libro scritto in modo scorrevole, che da una visione molto femminile degli anni bui della seconda guerra mondiale, e delle scelte che molte si trovarono a fare durante quel periodo storico. Voto: 7,5

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