Opera prima per questa autrice.
Un libro che mi aveva attratto molto, per via della sua copertina stranissima.
La storia si svolge ad Amsterdam, nel 1686. In quel periodo al comando della
Repubblica vi erano le svariate corporazioni dei mercanti, che avevano
strappato, con il duro lavoro, la loro terra dal mare. Mare che però era sempre
in procinto di riprendersela. Un altro dei poteri forti era rappresentato dalla
Chiesa bigotta, che prometteva il paradiso a chiunque avesse denunciato
qualsiasi segreto oscuro riguardante il proprio vicino di casa. Tutti, quindi,
spiavano tutti. Qui si ritrova, dopo un matrimonio alquanto singolare, la
protagonista della storia, Petronella Oortman, detta semplicemente “Nella”. Viene
accolta, appena diciassettenne, nella casa del marito trentanovenne, da una
sorella dall’aria dispotica e da una domestica che ha l’aria di prendersi
troppe libertà. In effetti, Nella, viene trattata da tutti come un’intrusa,
anche dal suo stesso marito, Johannes Brandt. Venendo dalla campagna, Nella
fatica a capire le abitudini della casa. Suo marito dovrebbe essere un ricco
mercante, ma sua sorella Marin, dispone di non scialacquare, quindi si
economizza su tutto, cibo compreso. Johannes è un uomo misterioso, che nasconde
molte cose, e delle volte è sua sorella a rivestirne il ruolo in casa, cosa che
Petronella odia, perché vede in ciò un rallentamento nella sua crescita come
moglie e padrona di casa. Ma la cosa più sconcertante è che suo marito non vuole
giacere con lei, o perlomeno la evita. Per occuparla le ha comprato, come
regalo di nozze, uno stipetto che riproduce fedelmente la loro casa. Lei dovrà
riempirlo. Dargli vita. All’inizio lo odia, perché lo considera un regalo
adatto ad una bambina e non ad una moglie, ma piano piano scoprirà che lo
stipetto è, grazie al miniaturista, lo specchio della sua esistenza, presente e
futura. La Burton
mette un po’ troppe castagne sul fuoco, rischiando di far perdere il lettore
negli intricati passaggi storici o quasi soprannaturali. Alla fine ne esce
sicuramente fuori un buon romanzo dove si inneggia alle figure femminili che,
nella storia, nel bene e nel male , hanno sicuramente un ruolo determinante. La
cosa singolare è che queste persone sono realmente esistite, sia Petronella
Oortman in Brandt e sia suo marito Johannes. Anche lo stipetto esiste per
davvero, ed è custodito al Rijksmuseum di Amsterdam. Voto: 6,5
Nessun commento:
Posta un commento