Come spesso dico, ogni libro ha
il suo tempo … nel senso che prima o poi il tempo di leggerlo arriva. Può
passare un giorno dall’acquisto, può passare un mese, ma delle volte anche
anni. Come è successo a me con questo libro. In lista dei desideri da un sacco
di tempo, c’era sempre qualcos’altro che gli passava avanti. Mi dicevo: “Prima
o poi lo compro. Prima o poi lo leggo.” Ecco il momento è finalmente arrivato e
non mi sono per niente pentita. Il libro è una passeggiata tra gli scorci di un
paesino in collina chiamato Borgo Propizio, anche se così proprio non è. Non so
per quale motivo ma l’ho immaginato come il paesino di mia madre, appollaiato
su un cucuzzolo, con le case una addossata alle altre, strade in salita, scale
su scale, vecchie case con i vasi pieni di fiori su balconi e terrazze. E ho
provato a dare una faccia ai paesani di Borgo Propizio, pensando chi nel paese
di mia madre avrebbe potuto essere Mariolina, chi Marietta, chi Belinda, chi
Ornella, chi l’avvocato Cesare, la moglie Claudia o l’avvenente Ruggero. Devo
dire che non per tutti sono riuscita a trovare una persona vera che potesse
prenderne il ruolo, però è stata una cosa divertente immaginarmeli in quei
panni, perché in effetti sono un po’ così veramente. La storia è questa. A
Borgo Propizio non succede mai nulla, ma finalmente in quel nulla qualcosa si
sta muovendo. Le due sorelle Mariolina e Marietta, completamente diverse tra
loro, vergini zitelle e ultra quarantacinquenni che hanno sempre vissuto
insieme da quando il padre le ha abbandonate da piccole e la loro mamma è morta
vengono a sapere, dai pettegolezzi del paesino, che il famoso negozio del
centro, quello che era del falegname e poi del ciabattino, quello abitato dal
famoso fantasma del Borgo, sta per riaprire; diventerà una latteria. A fare i
lavori per rimetterlo in sesto è stato Ruggero, aitante trentacinquenne con un
grande cervello per le opere di muratura, meno per i congiuntivi, dongiovanni
incallito con la voglia però di sistemarsi, soprattutto per cercare qualcuno
che si occupi dei suoi anziani genitori, che passano da una badante all’altra. La
nuova proprietaria è Belinda, che sta finalmente coronando il sogno di tutta la
vita, quella di avere a che fare con tutto ciò che riguarda il latte. Ci sono
Cesare e Claudia, i genitori di Belinda, che stanno attraversando un momento di
crisi del loro matrimonio. Lei vuole qualcosa di nuovo, suo marito l’ha
completamente delusa non occupandosi mai di lei, lei che pure gli aveva dato
tutto, invece lui era solo lavoro. Lui, Cesare è pentito e da quanto la moglie
se n’è andata di casa soffre di nostalgia e
vorrebbe solo che lei tornasse. E poi c’è la zia, perché una zia c’è
sempre in un paese. Qui al Borgo c’è zia Letizia da sempre innamorata di Gianni
Morandi, passione trasmessa alle sue nipoti Claudia e Belinda. Dal ritrovamento
di una scarpa con il doppio tacco con dentro una mappa del tesoro ed un anello,
e la scomparsa delle mattonelle con le mucche che servivano come greca nel
soffitto della nuova latteria, parte tutta la storia che tra ambiguità,
confusione, congetture, pettegolezzi, scambi di persone e altro porta i
personaggi principali a vivere una storia allegra, divertente e alquanto
accattivante. Tutti i protagonisti vivranno una storia che li farà crescere e
cambiare. Belinda con la sua latteria. Mariolina e Marietta che si
allontaneranno dopo anni e anni di convivenza forzata. Ruggero che si innamora
e trova finalmente quella giusta e Claudia e Cesare che sapranno ritrovarsi
dopo essersi persi. Vecchi amori, nuove amicizie e altre che tornano. Come
quella con Ornella, che ritorna al Borgo dopo il naufragio del suo matrimonio,
ma che non si perderà d’animo e s’inventerà una nuova vita. Non ti stacchi dal
Borgo, perché ti piacerebbe essere lì con loro a vivere la storia, magari in
disparte, per sorridere con loro. E’ un libro piacevole e divertente che scorre
via veloce, e ti da il buon umore, perché in effetti tutto si risolve quasi in
maniera immediata. E la zia Letizia con il suo G.M.? Be’ se lo volete sapere
leggetevi il libro. Voto: 7,5
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