mercoledì 21 ottobre 2015

RECENSIONE - Borgo Propizio di Loredana Limone

Come spesso dico, ogni libro ha il suo tempo … nel senso che prima o poi il tempo di leggerlo arriva. Può passare un giorno dall’acquisto, può passare un mese, ma delle volte anche anni. Come è successo a me con questo libro. In lista dei desideri da un sacco di tempo, c’era sempre qualcos’altro che gli passava avanti. Mi dicevo: “Prima o poi lo compro. Prima o poi lo leggo.” Ecco il momento è finalmente arrivato e non mi sono per niente pentita. Il libro è una passeggiata tra gli scorci di un paesino in collina chiamato Borgo Propizio, anche se così proprio non è. Non so per quale motivo ma l’ho immaginato come il paesino di mia madre, appollaiato su un cucuzzolo, con le case una addossata alle altre, strade in salita, scale su scale, vecchie case con i vasi pieni di fiori su balconi e terrazze. E ho provato a dare una faccia ai paesani di Borgo Propizio, pensando chi nel paese di mia madre avrebbe potuto essere Mariolina, chi Marietta, chi Belinda, chi Ornella, chi l’avvocato Cesare, la moglie Claudia o l’avvenente Ruggero. Devo dire che non per tutti sono riuscita a trovare una persona vera che potesse prenderne il ruolo, però è stata una cosa divertente immaginarmeli in quei panni, perché in effetti sono un po’ così veramente. La storia è questa. A Borgo Propizio non succede mai nulla, ma finalmente in quel nulla qualcosa si sta muovendo. Le due sorelle Mariolina e Marietta, completamente diverse tra loro, vergini zitelle e ultra quarantacinquenni che hanno sempre vissuto insieme da quando il padre le ha abbandonate da piccole e la loro mamma è morta vengono a sapere, dai pettegolezzi del paesino, che il famoso negozio del centro, quello che era del falegname e poi del ciabattino, quello abitato dal famoso fantasma del Borgo, sta per riaprire; diventerà una latteria. A fare i lavori per rimetterlo in sesto è stato Ruggero, aitante trentacinquenne con un grande cervello per le opere di muratura, meno per i congiuntivi, dongiovanni incallito con la voglia però di sistemarsi, soprattutto per cercare qualcuno che si occupi dei suoi anziani genitori, che passano da una badante all’altra. La nuova proprietaria è Belinda, che sta finalmente coronando il sogno di tutta la vita, quella di avere a che fare con tutto ciò che riguarda il latte. Ci sono Cesare e Claudia, i genitori di Belinda, che stanno attraversando un momento di crisi del loro matrimonio. Lei vuole qualcosa di nuovo, suo marito l’ha completamente delusa non occupandosi mai di lei, lei che pure gli aveva dato tutto, invece lui era solo lavoro. Lui, Cesare è pentito e da quanto la moglie se n’è andata di casa soffre di nostalgia e  vorrebbe solo che lei tornasse. E poi c’è la zia, perché una zia c’è sempre in un paese. Qui al Borgo c’è zia Letizia da sempre innamorata di Gianni Morandi, passione trasmessa alle sue nipoti Claudia e Belinda. Dal ritrovamento di una scarpa con il doppio tacco con dentro una mappa del tesoro ed un anello, e la scomparsa delle mattonelle con le mucche che servivano come greca nel soffitto della nuova latteria, parte tutta la storia che tra ambiguità, confusione, congetture, pettegolezzi, scambi di persone e altro porta i personaggi principali a vivere una storia allegra, divertente e alquanto accattivante. Tutti i protagonisti vivranno una storia che li farà crescere e cambiare. Belinda con la sua latteria. Mariolina e Marietta che si allontaneranno dopo anni e anni di convivenza forzata. Ruggero che si innamora e trova finalmente quella giusta e Claudia e Cesare che sapranno ritrovarsi dopo essersi persi. Vecchi amori, nuove amicizie e altre che tornano. Come quella con Ornella, che ritorna al Borgo dopo il naufragio del suo matrimonio, ma che non si perderà d’animo e s’inventerà una nuova vita. Non ti stacchi dal Borgo, perché ti piacerebbe essere lì con loro a vivere la storia, magari in disparte, per sorridere con loro. E’ un libro piacevole e divertente che scorre via veloce, e ti da il buon umore, perché in effetti tutto si risolve quasi in maniera immediata. E la zia Letizia con il suo G.M.? Be’ se lo volete sapere leggetevi il libro. Voto: 7,5

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