martedì 18 aprile 2017

RECENSIONE – La saga dei Cazalet. Gli anni della leggerezza vol. 01 di Elizabeth Jane Howard



Elizabeth Jane Howard viene scoperta in Italia postuma. La Fazi Editore si è assicurata la pubblicazione dei suoi romanzi tra cui la Saga dei Cazalet, che abbiamo letto nel suo primo capitolo, Gli anni della leggerezza, dove la Howard ci racconta l’intreccio tra le vite di una famiglia della borghesia in un paese alla vigilia della II Guerra Mondiale. Con uno stile raffinato e ironico la scrittrice ci “raffigura” i rituali della borghesia inglese del secondo dopoguerra, ancorati ai vecchi privilegi nobiliari dell’epoca vittoriana. Ci racconta le dinamiche  di coppia tra le varie famiglie che compongono la Dinastia dei Cazalet, importatori ed esportatori di legnami pregiati. Siamo nell’estate del 1937. Iniziano a sentirsi i primi venti di una nuova guerra, che si paventa addirittura più cruenta della precedente. I Cazalet sono riuniti per le vacanze nella casa di campagna. Il Generale e la Duchessa, come vengono chiamati i capostipiti della famiglia, William Cazalet e Kitty Barlow, sono l’incarnazione della passata epoca e della morale vittoriana. Hanno tre figli maschi e una figlia femmina. Hugh è il primo, tornato dalla Grande Guerra senza una mano e con delle schegge nella testa, soffre di tremende emicranie ed ha paura di una nuova guerra. É un padre integerrimo ed ha un bellissimo rapporto con sua figlia Polly ed ama molto sua moglie Sybil. Edward è il più bello dei maschi Cazalet. É il secondogenito, ma è quello più popolare. É stato anche lui in guerra, ma è ritornato, a differenza di suo fratello, fortificato, intatto e con qualche onorificenza da mostrare. É spostato con Viola, detta Villy, ma non ne è innamorato, infatti la tradisce spesso. Lascia a lei tutte le incombenze riguardanti i figli. Hugh ed Edward lavorano entrambi nell’impresa familiare. Poi c’è Rupert, il sognatore della famiglia, fa l’insegnante, ma vorrebbe dipingere. É stato sposato con Isobel, morta nel mettere al mondo suo figlio Neville. Si è risposato con l’attraente, giovanissima e frivola Zoe, ex attrice e ballerina. Hugh oltre a Neville ha un’altra figlia Clary, la sua maggiore, molto sensibile e che non ama per niente la sua matrigna. Zoe, tra l’altro, non ha nessunissima voglia di occuparsi dei due figliastri e lascia tutto nelle mani della loro tata. E poi c’è Rachel, l’unica donna Cazalet. Ha rinunciato a tutto pur di seguire in tutto e per tutto i suoi genitori. Ha rinunciato anche all’amore di Sid, nonostante sia riamata da lei. E poi ci sono i nipoti: Polly, Simon e William figli di Hugh e Sybil; Louise, Teddy e Lydia figli di Edward e Villy; Clary e Neville figli di Hugh e della compianta Isobel, tutti con i loro giochi, i loro sogni, con la minaccia imminente dello scoppio della Seconda guerra Mondiale. Questo romanzo è proprio leggero come il suo titolo “Gli anni della leggerezza” e forse l’autrice ha voluto, con la sua scrittura scorrevole, quasi poetica, farci percepire quella leggerezza che da il  titolo al romanzo. Questo capitolo è una sorta di “attesa” per ciò che verrà, è solo l’inizio della saga una sorta di preparazione, ma bello, ugualmente bello. Consigliato. Voto: 8

Nessun commento:

Posta un commento