Comprato per caso, soprattutto
per lo strano titolo. Molte volte mio faccio attirare da un titolo strano.
Letta la sinossi, mi sembrava anche carino ed alla fine sono stata contenta di
averlo preso. Certo è un libro leggero, niente di trascendentale, ma ha avuto
il merito di strapparmi più di qualche sorriso. Agata Trambusti (e già il nome
dovrebbe darvi una traccia) è una donna di trentacinque anni. Lavora in una
casa d’aste, è ipocondriaca e parecchio paurosa. Il tutto le viene da
un’infanzia particolare, vissuta a Calcata con una madre single e un po’ hippy
esperta di cristalloterapia. Quando le sue amichette giocavano con le Barbie e
vestivano di rosa, lei indossava un sacco di iuta e aveva i poster con il
simbolo della pace e una sfilza di vicini che facevano il bagno nudi nella
piscina condominiale. La cosa che la fa più soffrire è che sua madre non ha mai
rivelato chi sia suo padre e non perché non voglia, ma perché proprio non sa
chi sia. Come sua madre è una donna promiscua, lei se ne vede ben donde. É
diventata una maniaca dell’ordine. La sua casa sembra un obitorio, il suo abbigliamento
la fa sembrare un’impiegata di Equitalia e la sua scrivania deve essere
sistemata tutta in modo simmetrico. Per riuscire a sbloccare la sua vita, segue
i consigli di uno strambo psicologo, in modo da mantenere la sua vita sotto
controllo, senza nessuna emozione. Prima che iniziasse la sua avventura. Mentre sta
lavorando per la sua casa d’aste la sua vita viene stravolta dal mistero di un
quadro scomparso. Ma non è solo il quadro a sparire, lo è anche chi ha
commissionato il lavoro, e lei non è la sola a cercarlo. Si ritroverà infatti a
scappare da qualcuno che sembra voglia ucciderla, ma che somiglia a Christian
Bale! Il sosia di Bale non è altro che Fabrizio Calcaterra, professore di
musica, non proprio uno stinco di santo, almeno in passato. I due si ritrovano
ad indagare, legati a doppio filo: c’è il mistero dei quadri, per i quali
entrambi finiscono di mettersi in pericolo, e c’è anche altro che lega i due in
modo indissolubile. Ma non sono i soli a cercare il tesoro perduto. Bande di
quartiere un po’ strambe, mafiosetti e strani uomini con gli occhiali da sole.
Riuscirà Agata a lasciarsi andare e insieme a Fabrizio ed entrambi a risolvere
il mistero dei quadri scomparsi? Come ho detto lettura leggera, per farsi
quattro risate leggendo le avventure di Agata, dei suoi amici, dei suoi amori e
delle sue ipocondrie. Lettura scorrevole e semplice, umorismo al punto giusto.
La protagonista è buffa ed imperfetta e questo ce la fa piacere ancora di più.
Per chi cerca un po’ di leggerezza e qualche sorriso. Voto: 6,5
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