martedì 10 settembre 2019

RECENSIONE – Il lupo nell'abbazia di Marcello Simoni (di Silvia Marcaurelio)



Il nuovo romanzo di Marcello Simoni edito da Mondadori, ha per protagonisti quattro giovani monaci curiosi della vita, che s’imbattono, loro malgrado, nel cadavere di un loro confratello ucciso in un modo barbaro.
L’omicida è un uomo o una bestia infernale?
É quello che dovranno scoprire i giovani Adamantius, Gotescalco, Walfrido e Lupo, se non vogliono essere incolpati loro stessi.
A proteggere loro e l’abbazia di Fulda, ci prova l’abate Rabano Mauro, sotto la pressione del generale franco Sturmio, al soldo dell’Imperatore Ludovico il Pio.
Adamantius e gli altri giovani confratelli proveranno ad investigare, perché nel frattempo altri confratelli verranno uccisi, e loro, agli occhi degli altri monaci e del priore Eigil, sono gli unici colopevoli.
La strada non sarà facile e sarà piena di pericoli, e i quattro dovranno muoversi tra le confuse storie piene di superstizione dell’erborista Uldarico e le prevaricazioni del generale Sturmio.
Riusciranno a venire a capo della situazione incresciosa in cui si trovano e a far luce sulle morti violente dei loro confratelli? Non vi resta che leggere il libro.
Molto piacevole immergersi nelle atmosfere storiche dell’abbazia di Fulda. Atmosfera resa ovattata dall’autore con la presenza della grande bufera, che ha il compito di coprire, oltre che la coltre del cenobio dell’abbazia, anche i movimenti dei protagonisti.
Simpatici i quattro scalcinati fraticelli che le tentano veramente tutte per mettersi nei guai.
Carina l’idea dell’autore di inserire nella storia dei personaggi realmente esistiti.
Lettura leggera, leggera.

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