Storia della
bambina perduta è il quarto e ultimo capitolo della serie de “L’amica geniale”;
ritroviamo Elena in Francia con Nino, ormai suo compagno fisso, ma che in
realtà non ha mai lasciato la moglie. I due vanno ad abitare a Napoli, in via
Tasso, lontano dal quartiere, ed Elena rimane incinta. Anche Lila scopre di
aspettare un figlio e la gravidanza sarà un momento di grande condivisione per
le due amiche: stessa ginecologa, entrambe avranno una femminuccia a un mese di
distanza l’una dall’altra, entrambe le neonate porteranno il nome della nonna
materna (Tina, da Nunzia, e Imma, da Immacolata). Mentre Elena vive la
gravidanza con serenità e la bambina sembra avere fretta di nascere, Lila è
inquieta e ha molti disturbi, tanto da affermare che la bimba non abbia voglia
di staccarsi da lei. Le bambine crescono insieme, ma Tina è più intelligente,
più bella, più ammirata di Imma. Intanto, Lila si è affermata come
imprenditrice informatica, diventando un punto di riferimento fondamentale per
gli abitanti del quartiere, ed Elena lascia definitivamente Nino, che non ha
mai smesso di intrattenere relazioni stabili con altre donne, diventando un
padre assente per Imma, e tentando, invano, di sedurre Lila. Un giorno, mentre
quest’ultima cerca di richiamarlo alle sue responsabilità di padre, Tina
sparisce; la versione più diffusa nel rione è che la bambina sia sta investita
e trascinata via da un camion, ma si sospetta anche un coinvolgimento dei
Solara, che potrebbero essersi vendicati di un articolo di Elena, in realtà
scritto da Lila, in cui vengono denunciati i loro loschi traffici. La
sparizione di Tina porta Lila ad annullarsi e a sparire spesso dal rione per
rifugiarsi in biblioteca a studiare la storia di Napoli, a rompere con Enzo,
che si trasferisce a Milano, e all’uccisione dei Solara. La storia italiana si
intreccia con quella dei personaggi che abbiamo incontrato sin dal primo
capitolo: Nadia viene arrestata e collabora con la giustizia; Pasquale, invece,
rimane un irriducibile e confessa a Elena di essere coinvolto nell’omicidio dei
Solara; Nino rimane travolto da Tangentopoli, ma ne esce alla grande, venendo
rieletto in Parlamento con un partito di destra; Rino muore di overdose,
Gigliola di infarto. Le figlie di Elena e Pietro si stabiliscono in America,
mentre Elena se ne va a vivere a Torino con Imma, che si trasferirà a Parigi.
Qualche tempo dopo la sparizione di Lila, Elena trova un pacchetto vicino alle
cassette della posta: sono le bambole con cui lei e Lila giocavano da bambine,
della cui sparizione avevano accusato don Achille; Elena capisce, allora, che è
sempre Lila a manovrare le vite degli altri. Avvincente come gli altri
capitoli, è il romanzo della maturità e dell’epilogo.
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