mercoledì 18 settembre 2019

RECENSIONE – La regola dell’equilibrio di Gianrico Carofiglio (di Maria Lombardi)



La regola dell’equilibrio è il quinto romanzo del “legal thriller” che ha per protagonista l’avvocato Guido Guerrieri. Lo ritroviamo alle prese con un nuovo caso, non di omicidio ma tutto interno al mondo giudiziario, in cui è coinvolto un giudice, compagno di università, che ha bruciato le tappe ed è ora accusato di corruzione. Guido si lascia coinvolgere personalmente nella difesa del suo amico-cliente, perdendo la consueta lucidità, tanto da non dubitare mai dell’innocenza del giudice, finché Carmelo Tancredi, l’amico poliziotto, gli apre gli occhi. L’avvocato si avvale, per la prima volta, dell’aiuto di un’investigatrice privata, Annapaola, ex giornalista, tanto scaltra quanto ambigua, anche sessualmente, con la quale inizia una relazione. La regola dell’equilibrio si discosta dai primi volumi della serie: è un romanzo più intimistico, in cui Guerrieri fa i conti con sé stesso e i suoi principi, immerso in una Bari sorprendente e affascinante. Sempre di alto livello le citazioni letterarie e cinematografiche, i riferimenti musicali e normativi, con in quali Carofiglio ci introduce nel mondo della giurisprudenza e nelle decadenti aule di giustizia. Consigliato!

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