martedì 29 luglio 2025

RECENSIONE - Sally Diamond la strana di Liz Nugent

Ci sono le eroine perfette e poi c’è Sally, che perfetta non lo è e non lo sarà mai, ma comunque è più eroina che mai!
Sally è un personaggio che si ama da subito. L’incipit del romanzo è qualcosa di grottesco che spiazza un po’ tutti. Sally segue alla lettera quello che suo padre, Tom Diamond, psichiatra infantile, le aveva detto poco prima di morire: “Quando sarò morto, non sarò più io, il corpo lo si può direttamente gettare nella spazzatura”. Ed è quello farà Sally; lo metterà in un sacco e tenterà di incenerirlo nell’inceneritore di casa.
Possiamo ben immaginare quando si saprà in giro, nel piccolo paesino di Carricksheedy in Irlanda, quello che la cosa potrà scatenare, ma non solo … Sally finirà su tutti i giornali quando avverrà il funerale vero del padre, fotografata con il suo cappello rosso con paillettes delle grandi occasioni.

All’inizio sorridiamo, anche perché è veramente una scena descritta con un candore sorprendente, come lo è Sally.
Veniamo a sapere che Sally non è del tutto normale, che ha problemi di socializzazione e si finge sorda, perché non capisce le regole sociali e spesso fraintende le intenzioni degli altri, così preferisce non rispondere. Ma non è un’ingenua o una sempliciotta, guarda semplicemente le cose con occhi privi di malizia. È intelligente e dotata di una memoria straordinaria, molto sensibile ai rumori e riesce a sopportare solo poche persone che conosce. Non ama essere toccata e ha una sua routine quotidiana che le consente il controllo di sé. Ma è anche una che sa ascoltare.
Ha quarantatré anni quando la conosciamo noi, è una donna fatta, ma ha molti atteggiamenti della bambina che non è mai stata; anzi, che non ricorda di essere stata. I suoi ricordi iniziano dai sette anni. Di quello che ha fatto prima di ciò, non ha memoria.

Il romanzo si dipana in due storie parallele tra il piano presente, raccontato da Sally e il piano passato raccontato da Peter, che scopriremo in seguito chi è. È anche l’indagine che Sally svolgerà per riportare a galla il suo passato, ma anche una crescita di sé stessa. Tenuta dal padre adottivo in isolamento, impara un poco alla volta a non sentirsi “diversa e sbagliata”, attraverso nuove amicizie, gaffe a gogò che ci faranno sorridere, ma anche scoperte di ricordi atroci e dolorosi. Chi è Sally? Cosa c’è dietro il suo oscuro passato?
Lo sapremo mano a mano che leggeremo il libro, perché farsi un’idea di Sally da subito non esiste!

È un thriller molto diverso dal solito, è un libro quasi geniale per come è congegnato, è intenso e profondamente umano. Sally è quel tipo di persona che non vede la differenza tra bianco e nero, la classe sociale o altro. Per lei tutto è “normale” fuorché sé stessa.
Raccontandolo così sembra un romanzo dolce e piacevole, ma nasconde in sé le più basse brutture e quello che la cattiveria umana può arrivare a compiere pur di avere il sopravvento su un’altra persona.
L’autrice disegna dei personaggi che affiancano Sally, molti di questi le saranno di aiuto come la dottoressa Angela e la sua compagna Nadine, la zia Christine e la psicologa Tina. I nuovi amici Martha e Udo con i loro bimbi Bebi e Maduka. Ci fa viaggiare attraverso l’Irlanda il Regno Unito e la Nuova Zelanda, nel mondo dei social network, del dark web, celando dietro il racconto una storia orribile.

Sally Diamond  è soprattutto una sopravvissuta, e per fortuna nel suo percorso di crescita e indipendenza non è sola! La Nugent è riuscita a creare un romanzo molto delicato, profondamente empatico. È una lettura che sarà difficile da dimenticare, non solo per gli eventi narrati ma anche per la resilienza della protagonista. Sally è una protagonista che sarà difficile mettere da parte, sicuramente la porterò un bel po’ con me.
Consigliatissimo!

Silvia Marcaurelio

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