lunedì 12 maggio 2014

RECENSIONE - CONTRO OGNI EVIDENZA DI GIANNI SIMONI

La quarta indagine dell’ispettore Andrea Lucchesi inizia con una rapina ad un ufficio postale che si trasforma in un omicidio. Un’impiegata viene brutalmente assassinata senza una ragione precisa. Lucchesi, un po’ sottotono, con il solito dolore al petto e questa voglia suicida di sbronzarsi, è costretto a prendere in mano le indagini, anche se fa molto affidamento su Lucia Anticoli e su Minniti e Serra. Dai primi interrogatori svolti si intuisce che qualcosa non quadra in tutta questa faccenda. Se i malviventi erano intenzionati solo a rapinare l’ufficio postale e scappare, perché hanno ucciso la ragazza che stava dietro lo sportello senza che questa abbia fatto alcunché per farli innervosire? E poi perché due colpi di pistola? Uno non bastava? Sulla base di questa intuizione, Lucchesi comincia a muoversi nel dedalo dei quartieri milanesi alla ricerca di indirizzi utili alla risoluzione del caso, che per lui è un omicidio premeditato. Tutti pensano che sia stata una rapina andata a finire male, ma Lucchesi non ci crede ed un articolo uscito su di un giornale riporta la sua stessa ipotesi, purtroppo, senza nessun movente a suffragarla. Una serie di telefonate anonime lo spinge sempre di più verso la sua ipotesi.  Purtroppo mentre sta indagando Lucchesi finisce nelle maglie della Disciplinare, che prenderà dei seri e drastici provvedimenti verso di lui, trovato ubriaco in ufficio. Quello che colpisce di questo ispettore dalla pelle scura, è il continuo muoversi in bilico tra sobrietà e perdizione dovuta all’abuso di alcol e ad una vita privata parecchio contorta. Andrea cerca di stare lontano dagli spettri della sua vita passata che continuano a dargli il tormento, rendendo la sua salute già provata da un infarto, ancora più precaria. Il problema è che Lucchesi non riesce a restare “pulito” e appena la sua stabilità emotiva abbassa la soglia di attenzione, è travolto dal suo ossessivo attaccamento alla bottiglia. L’autore ci porta dentro la sfera personale di Lucchesi mettendo in evidenza tutta una serie di debolezze e fragilità, ma sempre con la sua sete di giustizia per i più deboli e per le vittime. A far da contorno i personaggi secondari che ruotano attorno alla vita pubblica e privata di Lucchesi, come i suoi colleghi e la fida Lucia Anticoli, collega di lavoro, ancora di salvezza e finalmente anche donna da amare. Voto: 7,5

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