sabato 3 maggio 2014

RECENSIONE - BUGIARDA DI JUSTINE LARBALESTIER

Libro d'esordio per questa autrice. Potrebbe essere un giallo, visto che l'argomento su cui gira intorno la storia è l'omicidio di Zachary "Zach" Rubin. Zach è la stella incontrastata dalla sua scuola. E' bravo e simpatico a tutti e quando la sua morte viene annunciata dal preside, ne rimangono tutti sconvolti. La scuola... Non è una scuola come tutte le altre. Per essere una scuola privata ha la retta più bassa di tutta New York, quindi molti ragazzi poveri possono permettersi di frequentarla con delle borse di studio. Comunque è una scuola ben strana quella dove gli studenti possono chiamare per nome i loro professori, non hanno libri di testo e studiano materie come "Parole Pericolose". La storia ci viene raccontata in prima persona dalla protagonista, Micah. Quello che ci rivela di se, immediatamente, è che non può fare a meno di mentire. E' una bugiarda incallita. Ed è questa l'unica cosa che ci rimarrà alla fine di questo libro: la protagonista è una bugiarda. Ci racconterà della sua vita, prima e dopo la morte di Zach. Della sua tara di famiglia, quella di essere un lupo mannaro. Ci racconterà della sua sconclusionata famiglia, dell'odiato fratellino, che apparirà e scomparirà e riapparirà a ritmo delle bugie di Micah, anche se all'inizio del libro ci ha detto che non avrebbe più mentito. Tutti sanno che è una bugiarda, tanto da inventarsi di essere un ragazzo nei primi giorni di scuola, poi vistasi scoperta di dire che è un ermafrodito, quindi tutti la sospettano per l'omicidio di Zach. Ma non tutti sanno che proprio Zach era la sola persona ad essere riuscito ad avvicinarla davvero. Quindi che il "bravo" Zach aveva dei segreti. Quelli che le stanno più vicini, non lo avrebbe mai pensato, sono la ragazza di Zach, Sarah e Tayshawn il suo migliore amico. Da qui il romanzo è suddiviso in tre parti, dove la protagonista tenta di raccontarci la sua storia. Di come è veramente andata la faccenda dell'omicidio, ma noi sappiamo che si tratta di una bugiarda incallita e ce la racconterà in modi diversi, ma non potremo fidarci di nessuna delle tre versione, anche se ha promesso di non mentire. La prima parte è "La verità", la seconda "La verità vera" e la terza "La verità veramente vera". Alla fine ci rimarranno ben poche cose a cui credere. Micah è una bugiarda, e questo è assodato. Era innamorata di Zach e lo ha sempre detto. Lei è un lupo mannaro (ma su questa terza si smentisce nell'ultima versione). E che lei non ha ucciso e non avrebbe mai ucciso Zach. Troppo poco per farne un libro che per le continue ripetizioni viene anche a noia. Io alla fine mi sono chiesta il perché avesse 300 pagine. In fondo ne bastava una sola. Anche se la scrittura è fluida i personaggi sono poco caratterizzati, tranne per gli elementi basilari. Sappiamo che Micah è nera ma non troppo. Che Zach era un ispanico bianco, molto alto, che la ragazza di Zach è la solita svampitella binda che si incontra in tutti i college americani, e che il suo amico Tayshawn è un nero molto bello. Tutto qui! Come ho detto, malgrado la scorrevolezza del testo il libro non lascia praticamente nulla. Ho letto libri di scrittori emergenti che non riescono a pubblicare molto meglio di questo. Voto: 4,5

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