Esordio per questa autrice nel
mondo dello young-adult. So che qualcuno odia questo genere di romanzi, ma a me
tocca leggerli uguale! Devo dire,
nonostante la storia sia propriamente ideata per le ragazzine, che l’autrice
non fa per niente una brutta figura, anzi. Molto più storia gotica che
young-adult, anche se i protagonisti sono comunque dei ragazzini di diciassette
anni. Kendare Blake ha creato una storia in cui il confine tra i vivi e morti è
più sottile di quanto si potrebbe immaginare, in cui la vendetta è il piatto
forte e riempie di vita anche le ombre dei cadaveri e in cui l’oscurità e
l’amore non sono poi così diversi. Con le sue connotazioni horror e la sua
brillante narrazione, la Blake ha dato vita ad una storia originale. Il
protagonista è un cacciatore di fantasmi, Teseo Cassio “Cas” Lowood, che con il
suo fedele pugnale,”l’athame”, ereditato dal padre, riesce a uccidere gli
spettri assetati di vite umane. Cas però è un diciassettenne e non bisogna
dimenticarlo. Non è facile per lui essere sempre in viaggio, sempre con lo
zaino in spalla, viaggiando di città in città per svolgere il suo lavoro,
accompagnato solamente da sua madre, una strega “bianca” e dal fedele gatto
nero avvistatore di fantasmi “Tebaldo”. Nel mondo di Cas i fantasmi, in modo
particolare quelli uccisi da morte
violenta, sono delle creature divorate dal bisogno di uccidere chiunque gli si
avvicini, per infliggere il loro stesso dolore. Cas ha un potere particolare
che glieli fa vedere e riconoscere, ma soprattutto riesce ad ucciderli di
nuovo, grazie all’eredità lasciatale dal padre ed al suo pugnale che porta
sempre con se. Cas è un bel personaggio. Non è il solito supereroe tutto
muscoli, anzi. Ha tutti i difetti che hanno i ragazzini di diciassette anni. E’
ossessionato dalla morte di suo padre e ne vorrebbe vendicare la morte.
Sboccato, autoironico e davvero molto umano, Cas sa davvero come entrare in
sintonia con il lettore. La nuova missione che lo aspetta, dopo anni di lotta
ai fantasmi, è quella di annientare il fantasma di Anna vestita di sangue.
Fantasma che vive a Tunder Bay e che appartiene ad una ragazza morta a sedici
anni nel 1958. Anna stava andando al ballo della scuola, ma venne uccisa da
qualcuno, che le tagliò quasi la testa. Il fantasma di Anna si presenta con lo
stesso vestito con cui è morta, ma intriso del suo sangue, da questo il
nomignolo. Dopo la sua morte, Anna ha straziato e ucciso chiunque abbia messo
piede nella sua vecchia casa e per ora è invincibile. Cas deve ucciderla di
nuovo, prima che Anna commetta altri omicidi. Ma Anna non è un semplice
fantasma. Anna è un appuntamento con il destino che cambierà la vita non solo
di Cas, ma anche quella di altre persone, altri ragazzi che potrebbero essere
gli amici che Cas non ha mai avuto finora. La sua squadra diventerà
inaspettatamente folta e variegata e, tra stregoni voodoo, telepati e
cheerleader agguerrite da gestire, Cas avrà decisamente molto di cui
preoccuparsi. Ma quello che lo metterà più in difficoltà sarà la stessa Anna,
che non essendo un fantasma come gli altri è capace anche di strapparti il
cuore e farlo a pezzi. Anna vestita di sangue è un romanzo, carismatico,
ironico e coinvolgente. La storia è violenta e sanguinosa, piena di scene forti
e terrificanti, magistralmente descritte dall’abile penna della Blake.
Tuttavia, per quanto cruento possa essere, adrenalinico e anche un po’
scurrile, il romanzo risulta essere
incredibilmente suggestivo e poetico. Kendare Blake ha saputo creare due personaggi,
Cas e Anna, per cui fare il tifo. Sono agli opposti, ma si attraggono, e
nonostante tutto l’amore può nascere anche nella lotta per la redenzione. Anna
è una figura tragica e terrificante al tempo stesso, è una spietata assassina
nella parte del fantasma, ma riesce a tornare una ragazzina al cospetto di Cas.
La sua storia farebbe vacillare chiunque, anche il più intrepido dei cacciatori
di fantasmi, che vive per la vendetta e non crede nelle seconde possibilità. I
due si ritroveranno a lottare insieme contro i propri demoni superando dei
limiti che non avrebbero mai creduto possibile valicare. L’autrice ha saputo
mescolare, senza mai abbandonare il suo stile fresco e dissacrante, horror,
paranormale, riti voodoo e maledizioni di ogni sorta. Lo stile è ricco e
dettagliato, i tempi narrativi sono
vincenti e i personaggi secondari sono interessanti e ben costruiti. Il finale
è decisamente inatteso, ma lascia una porta aperta per un secondo capitolo. Adatto
per lettori dai 15 ai 17 anni. Voto: 7
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