Su questo romanzo ho letto
diversi pareri. Chi lo ritiene bellissimo, chi invece non ha accettato il
cambiamento dello stile narrativo di Winslow. Io ho trovato Le belve,
certamente diverso dai precedenti romanzi dell’autore, ma comunque un libro
veloce, con capitoli brevissimi che scorrono senza sosta, e soprattutto, senza
noia. Winslow, in questa nuova avventura, utilizza un linguaggio molto
giovanile, ricco di parolacce e molto dettagliato, soprattutto nelle scene di sesso.
Per chi non amasse il genere, non è sicuramente il libro adatto. Molto spesso
l’autore si rivolge direttamente ai lettori, con frasi comiche e taglienti che
rendono la lettura anche simpatica. Lo stile narrativo nel complesso mi ha
convinto, risultando molto cinematografico (in effetti Oliver Stone ne ha
tratto un film uscito nel 2012). Iniziamo subito a conoscere i personaggi
principali: Ben, Chon e O. (che sta per Ophelia). Di contro attraverso
flashback e azioni al presente anche i personaggi che gli fanno da contorno: il
messicano Lado, la Reina Elena, il poliziotto corrotto Dennis. Ben è un ragazzo
geniale. E’ un economista figlio di due psicoanalisti figli dei fiori. E’ una
macchina da soldi ed è l’inventore della migliore “maria” in commercio nella
California a due passi dal Messico. E’ anche un buddista convinto e soprattutto
fautore di molte opere di beneficenza nei paesi del terzo mondo, dove non manda
soltanto denaro, ma provvede ad andare di persona a costruire con le proprie
mani le opere di bene. Chon non è un asiatico, come sembrerebbe dal nome, ma un
tipo che ama dissertare sull’etimologia delle parole e crearne di nuove, tra
cui anche il suo nome. Ex militare dei Seal, è stato in Afghanistan ed ha provato
sul suo corpo la guerra. E’ uno che lascia parlare i fatti e non le parole, e
si integra perfettamente con Ben. O. è il diminutivo di Ophelia. Lo ha ridotto
semplicemente alla sua lettera iniziale perché lo sente più grande dell’affetto
ricevuto da piccola, ma anche per la fine che ha fatto l’Ophelia nell’Amleto di
Shakespeare. Lei non ha nessuna intenzione di finire annegata. E’ innamorata di
entrambi i suoi uomini. La storia di per se è molto semplice. Tutto sarebbe facile e bello se il Cartello
del narcotraffico messicano non si fosse messo in testa di ridurre la ditta B
& C a dei semplici fornitori, sottraendogli oltre al prodotto anche la
clientela. Per convincerli che l’affare va fatto gli spediscono un video dove
vengono mostrate sette decapitazioni. A
Ben e Chon restano due alternative: incassare i dividendi e ritirarsi di buon
ordine o accettare la sfida in campo aperto e prepararsi alla battaglia senza
esclusione di colpi. Ma in gioco non ci sarà solo la loro impresa commerciale,
ma la loro stessa vita e quella di Ophelia. La storia è dunque, come già detto,
semplice. L’azione pura arriverà solo nelle scene finali. La parte iniziale
sarà dedicata con dovizia di particolari alla caratterizzazioni dei
protagonisti resi benissimo dalla penna dell’autore. Meticolosa la descrizione dei
cartelli del narcotraffico, sinonimo di una forte conoscenza dell’argomento. Un
romanzo particolare, rapido, coinvolgente. L’autore riesce, con l’uso di
capitoli brevi e brevissimi, a mantenere accesa l’adrenalina. Un noir
coinvolgente, da leggere fino all’ultimo respiro lasciandosi travolgere dalla
scrittura veloce e sincopata di Winslow. Voto: 7/8.
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