“Shibumi” è un romanzo di Trevanian alias Rodney William Whitaker. Fu
pubblicato per la prima volta nel 1979, e riproposto nel 2011 per l’uscita del suo
seguito, “Satori” scritto da Don Winslow, che ripropose come protagonista Nikolaj
Hel, con il permesso degli eredi di Trevanian. Tutto il libro, le situazioni e
il comportamento del protagonista seguono lo schema (capitolo per capitolo) con
il nome giapponese del gioco del go: inizio del gioco, Fuseki; Tentativo di
uscire da una situazione difficile, Sabaki; fase di stallo, Seki; sacrificio di
una pedina, Uttegae; attacco senza quartiere, Shicho; le gru ritornano al nido,
Tsuru No Sugomori mossa per catturare il nemico attirandolo in trappola. Chi è Nikolaj Hel? Nikolaj è uno dei più
pagati e astuti killer del mondo. E’ in grado di uccidere silenziosamente, a
mani nude o con piccoli e innocui oggetti di uso quotidiano, il modo è chiamato
“nudo uccidere”. Gli basta una cannuccia dell’aranciata. E’ un eccezionale
speleologo e un fortissimo giocatore di Go. Figlio di una contessa russa decaduta,
Aleksandra Ivanovna, Nikolaj nasce e cresce a Shangai. A casa si parlano
normalmente quattro lingue: “D’amore e d’altre futilità in francese, di
tragedie e disastri in russo, gli affari si facevano in tedesco e ai domestici
si davano ordini in inglese. Poiché i figli dei domestici erano i suoi soli
compagni di giochi, anche il cinese fu una delle lingue madre per Nikolaj, che
prese l’abitudine di pensare in quella lingua perché il suo più grande timore
infantile era che sua madre potesse leggergli nel pensiero e Aleksandra Ivanovna
il cinese non lo sapeva.” Dopo la morte della madre viene adottato da un nobile
guerriero giapponese, il generale Kawashima che lo manda a studiare in Giappone
presso la casa del maestro Otake, dove oltre ad imparare il gioco del Go avrà
le sue prime esperienze mistiche e comprenderà che l’uomo deve raggiungere la
bellezza sotto apparenze comuni, devi divenire Shibumi. Shibumi significa
comprendere più che conoscere e raggiungere la semplicità attraverso l’esperienza
e la sapienza. Nikolaj è un orientale a tutti gli effetti, nonostante il suo
aspetto dica tutt’altro. Si oppone ai valori occidentali come il denaro e il
successo dilaganti dopo la fine della guerra. Per salvare dal disonore il suo
padre adottivo lo ucciderà e passerà per questo tre anni in una cella di
isolamento dove l’unica compagnia saranno dei libri in basco, e l’unico modo
per non soccombere quello di impararlo a parlare. E’ un libro di difficile
catalogazione. Potrebbe essere una spy story, ma è anche un libro filosofico
sulla dottrina orientale, molto critico nei confronti degli occidentali. C’è la CIA , una fantomatica Casa
Madre (un organismo più potente della CIA stessa, che rappresenta gli interessi
dei paesi produttori di petrolio), terroristi da ogni parte, da Settembre Nero,
ai Cinque di Monaco, all’IRA fino ai terroristi baschi. Il romanzo spazia in
continenti ed epoche diverse. Nikolaj Hel si troverà costretto a rivedere il
suo pensionamento, lasciando il suo castello nei paesi baschi per riprendere il
suo vecchio mestiere di killer perché lui è un uomo d’onore e i vecchi amici
vanno aiutati e le promesse mantenute. Voto: 7,5
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