lunedì 9 febbraio 2015

RECENSIONE – Una lunga estate crudele di Alessia Gazzola



Torna Alice Allevi, la specializzanda dell’Istituto di Medicina Legale di Roma. Alice è cresciuta, e molto, tanto da riuscire a sopportare le pressioni che le danno i suoi superiori e non solo. Come già sappiamo il suo cuore è diviso in due, tra Claudio Conforti suo collega all’istituto e Arthur Malcomess, inviato di guerra freelance e figlio del Supremo, il suo capo. E’ passato esattamente un anno da che Alice ha indagato sulla scomparsa della sua collega Ambra Negri e la ritroviamo alle prese con un nuovo caso. Nel Teatro del Bardo dell’Avon di  Roma, in una cantina ben nascosta, viene ritrovato per caso il cadavere di un uomo, un giovane attore, scomparso venti anni prima. Alice e il Claudio sono chiamati sul luogo del delitto e quest’ultima non si farà scappare la possibilità di una nuova collaborazione con il Commissario Calligaris, il quale, stranamente, sembra nutrire più fiducia in lei di quanta ne abbia lei stessa o gli altri che la circondano. All’inizio si pensa ad un suicidio, finché le analisi del tossicologico non rivelano che l’uomo è stato ucciso con il cianuro, quindi avvelenato. Chi può essere stato? E soprattutto, perché? Le indagini si svolgono su più piani, e Alice e Calligaris si ritrovano a frugare nella vita passata dell’attore e di chi a quell’epoca gli girava intorno. Tutti potrebbero essere i colpevoli, e tutti potrebbero essere innocenti. Il mondo del teatro è comunque molto complicato e i suoi intrecci sono difficili da districare, soprattutto quando si tratta di fatti successi molti anni prima. Qualcuno ha la volontà di nascondere, altri di dimenticare.  E i due sembrano brancolare nel buio. Ma anche stavolta Alice non ha nessuna intenzione di tirarsi indietro, tanto da arrivare a sostituire lo stesso Commissario Calligaris in un interrogatorio. Occasione che non si fa sfuggire.   In più Alice è alle prese con i suo problemi sentimentali con il tremendo Conforti, bello e impossibile e con l’innominabile Arthur. Tutti e due la pressano, tutti e due non vogliono esattamente quello che vuole lei. Quindi si trova a ripiegare le sue attenzioni su un uomo che potrebbe fare per lei, scoprendo molto presto che non è sicuramente quello che vuole. La verità è che Arthur e Claudio sono due persone molto diverse, che la fanno stare bene in modo diverso, ma che non mancano mai di farla anche stare male. Non manca mai la solita goffaggine di Alice, che a detta della Wally non a torto, dove c’è lei ci sono sempre guai, che comunque ce la fanno diventare più simpatica. Come al solito la lettura è divertente e appassionante e la Gazzola è bravissima a mischiare il legal-thriller al romance e a stemperarli l’uno nell’altro, fino a creare un mix azzeccatissimo. In conclusione, anche questa nuova avventura della specializzanda Allevi non mi ha deluso per nulla. La trama gialla è molto ben congegnata e anche il mix di gaffe della nostra protagonista e di romance non guastano affatto. I personaggi secondari ruotano attorno alla protagonista senza rimanere defilati nella storia, ma entrandone dalla porta principale a pieno diritto. Insomma, la Gazzola mi piace e molto. Aspetto il prossimo capitolo con curiosità e un sorriso, pregustando i nuovi guai in cui la Allevi sarà coinvolta e per sapere se almeno una delle sue storie d’amore sia pronta a decollare in qualche maniera. Voto: 7,5

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