Inizio con l’ammettere che “Don”
è uno dei miei scrittori preferiti. Semplicemente, lo adoro! Mi manca da
leggere solo uno dei suoi libri, e non mi sono mai pentita di averne comprato
uno. Ringrazio ancora, sentitamente, un mio collega di lavoro, anche lui
appassionato lettore, di avermelo fatto conoscere. Winslow è uno scrittore che
nel genere dei gialli americani, infarciti di uomini duri e puri, di quelli
molto corrotti, di droga, alcool, mafia e sparatorie, ci sguazza. E’ il suo
elemento. Il suo habitat naturale. La storia inizia con il rapimento di una
bambina di cinque anni: Hailey Hansen, davanti alla porta della sua casa. Frank
Decker detto “Deck” è un sergente della polizia locale, a cui viene affidato il
compito di eseguire i primi, importantissimi accertamenti. Perché le
statistiche dicono che quasi il 50% dei bambini sequestrati viene ucciso entro
un’ora dal rapimento. Ma le ore passano, e di Hailey non c’è traccia. Tutti gli
investigatori e gli addetti ai lavori pensano sia già morta, ma Deck non ha
intenzione di mollare. Sente che Hailey è viva e ha promesso a sua madre di
riportarla a casa. La storia diventa quasi un romanzo “on the road”. Frank
Decker parte in un lungo viaggio solitario, con pochi i pochi appigli e le
poche tracce che ha scovato, accompagnato dalla sua berlina del ’74 e dalla
voce di Bruce Springsteen. Saranno molte le strade e le direzioni da prendere
per stare dietro e controllare ogni labile indizio. Quando finalmente una chiamata
lo porta nel cuore di New York. E da qui il ritmo del romanzo cambia. I ritmi
calmi e introspettivi si velocizzano diventando incalzanti, trascinando chi
legge in un vortice di emozioni, azioni, sospetti, sconfitte e vittorie. La
prosa di Winslow è precisa riflessiva e lenta quando serve, veloce e cadenzata
nelle azioni. Rallenta, e improvvisamente accelera di nuovo. La sua scrittura è
semplice e scorrevole. Fin dalle prime pagine i suoi personaggi riescono a
catturare l’attenzione del lettore, sembrano molto veri e vivi. Spesso mentre
leggi sembra avere la storia che ti passa davanti agli occhi come se fosse un
film. E’ un libro molto crudo di per sé, non ci sono giri di parole, è tutto
nero su bianco. L’argomento non è certo di quelli facili. Il rapimento di una
persona non lo è mai, ma quando si tratta di bambini è anche peggio. Quello
raccontato da Winslow è un piccolo mondo, il mondo ristretto di Frank Decker,
intorno a cui ruotano persone, eventi e speranze. Un argomento così delicato
poteva far cadere l’autore nella trappola di suscitare commiserazione e pietà
nel lettore. Ma sarebbe stato troppo scontato e questo libro non è nulla del
genere. Questa è la storia nitida e senza fronzoli della ricerca forsennata di
una ragazzina scomparsa. Di un poliziotto che non vuole arrendersi
all’evidenza, ma che spera, rinunciando ad un pezzetto della sua vita, di
riportarne a casa un’altra sana e salva. Voto: 8
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