martedì 17 novembre 2015

RECENSIONE – L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso



Libro d’esordio per questa scrittrice italiana, Alice Basso. La storia, scritta molto bene è questa. Silvana Sarca, detta Vani, fa un lavoro molto particolare presso la casa di produzione Edizioni l’Erica, in una sede storica, nel centro di Torino. Non è proprio una Miss Simpatia, ma attira gli sguardi delle altre persone; non perché sia bellissima, ma perché sembra la Lisbeth Salander di “noialtri”. Vani Sarca è un fantasma, una ghostwriter. Scrive per gli altri. Il suo lavoro è sotto il controllo dello spregiudicato direttore editoriale che l’ha sottoposta ad un contratto “inattaccabile”, per cui Vani è costretta a mantenere il segreto di quello che scrive. Vani ha una dote: è un camaleonte della scrittura, quindi sa trasformasi in tutti gli scrittori, ed entrare nella loro testa e a capire, solo da pochi appunti o accenni, quello che loro non riescono a mettere su carta. Ma Vani ha anche un caratteraccio, o forse è il suo personaggio ad averlo. Non le frega niente di nessuno, o almeno così dice. La incontriamo mentre passeggia per i corridoi della casa editrice, il suo capo la sta aspettando, un esperto di psicologia ha bisogno di aiuto, deve scrivere un libro in pochissimo tempo, e lei è la persona adatta a fare tutto. Le bastano pochi appunti e il libro può essere costruito; un infarinatura della materia ed è fatta. Enrico, il suo capo, non ha nessunissima voglia che lei incontri gli scrittori a cui scrive i libri. Potrebbe essere una cosa pericolosa, ma qualche volta purtroppo serve. Vani non cerca gloria, non le frega niente di nessuno, non parlerebbe mai di quello che scrive, non rivelerebbe mai il segreto della sua casa editrice. Dopo il successo del libro dello psicologo, Vani viene ricontattata dal suo capo, il famoso scrittore Riccardo Randi ha il blocco dello scrittore, e una uscita del libro già programmata a breve. In un paio d’anni è riuscito a buttare giù solo qualche scena, qualche appunto, qualche dialogo e nulla più. Vani prende in mano la situazione e come in un puzzle riesce a mettere insieme un’idea e ad unire insieme tutti gli appunti di Randi e a farne un best seller osannato dalla critica e dai lettori, e soprattutto dalle lettrici. Passati tre mesi dal grande successo, Vani si ritrova spesso a pensare a Riccardo, più che al libro. Si sarebbe aspettata almeno un “grazie”, perché sente che lui è diverso. E’ in preda ad una piccola crisi, perché Enrico le ha dato da scrivere entro breve il sesto volume delle Cronache Angeliche, che non è certo un genere che l’appassiona,   … d’altronde lei con gli angeli non ci parla. Ma, non lo ammetterebbe mai, è soprattutto il vuoto che le ha lasciato il romanzo di Riccardo Randi a farsi sentire, tanto che non riesce a non pensarci, e inavvertitamente, ma non troppo, si ritrova in coda in una libreria dove lui sta presentando il suo romanzo. Da qui i due allacciano un rapporto, una liaison amorosa, nonostante le differenze. Nel mentre, Vani deve anche aiutare il commissario Berganza, un tipo alla Dick Tracy con tanto d’impermeabile, a scoprire chi e perché ha rapito Bianca, l’autrice per cui sta scrivendo il libro. Lei non se ne rende conto, ma il commissario Berganza sì; le sue doti di deduzione, empatia ed osservazione degli altri, potrebbero essere utili per risolvere il caso. Alice Basso crea un romanzo molto, molto carino. Avvincente e accattivante. Ha tutto, è una miscellanea di generi dal romantico, al giallo, all’umoristico. Una storia molto varia che diverte e coinvolge fino all’ultima pagina. Belle le battute sarcastiche messe in bocca a Vani, belli i personaggi di Berganza e di Morgana, bello il personaggio della stessa Vani Sarca, una persona complessa, piena di sfaccettature, che riesce a interpretare le emozioni degli altri, ma non ha la capacità di condividere le sue. Ha un’anima complessa, ma soprattutto cerca di nascondere agli altri le sue debolezze, che l’hanno, nel tempo, fatta chiudere a riccio. Piccolezze, ma una sull’altra l’hanno resa restia a condividere se stessa. Ma sono proprio le sue debolezze a rendercela simpatica e speciale. L’incontro con la quindicenne Morgana la fa tornare indietro alla sua adolescenza, riaprendo dolorose cicatrici, nascoste con meccanismi difensivi di controllo; ma la ragazzina e il rapporto con Riccardo, sfonderanno questo muro. Riusciranno i nostri eroi a salvare l’autrice delle Cronache Angeliche? Come si evolverà il rapporto tra Riccardo e Vani? E il commissario Berganza e Morgana? Vi consiglio di leggere il libro non ve ne pentirete. Alla fine mi sono “cibata” anche l’intervista all’autrice e sono contentissima che i personaggi da lei creati non “moriranno” qui … sembra proprio che ci sia un seguito, sperando sia all’altezza di questo. Consigliato. Voto: 7,5

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