Nuovo libro di Nicolas Barreau
dove la protagonista è sempre la stessa. Non è una persona e si staglia sullo
sfondo della storia, ma è sempre presente ed è la città di Parigi, con i suoi
umori, la sua gente, le sue strade e i suoi monumenti. La protagonista in carne
ed ossa è Rosalie. Da bambina inizia ad appassionarsi al disegno grazie al
regalo della zia, una scatola di acquerelli. Certo lei ha i suoi colori
preferiti, e sono tutte le tonalità dell’azzurro. E l’azzurro sarà anche il
colore che le regalerà la favola più bella. Rosalie nel frattempo è cresciuta,
e dei suoi studi d’arte ne ha fatto un lavoro aprendo una piccola “papeterie”
vicino a Saint Germaine, cuore pulsante degli artisti parigini. Abita in un
monolocale sopra il suo negozio e vende biglietti dei desideri disegnati da lei
stessa, oltre ad altri articoli molto particolari. La sua infatti non è una
semplice cartoleria. Ma la sua vita, fatta di disegni e delle serate, un po’
monotone col salutista personal trainer, nonché suo fidanzato, René, sta per
cambiare, quando nel suo negozio si presenterà niente di meno che Max Marchais,
uno dei più famosi scrittori di storie per bambini. Max si è rinchiuso in se
stesso, i suoi libri hanno avuto un notevole successo, e lui è ricchissimo. Ma
da quando è morta la moglie Marguerite non ha più scritto una riga. Gli manca
qualcosa e non riesce a rassegnarsi alla sua perdita. Ma un editore un po’
invadente, ma simpatico fa di tutto per farlo tornare a scrivere e dopo tanti
tentennamenti Max gli presenta una nuova storia. E’ la storia di una tigre azzurra,
molto bella a detta dell’editore, e merita di essere illustrata. L’editore
propone a Max di fare illustrare il libro da un nome nuovo, e gli propone
Rosalie. Da qui l’incontro tra i due, non proprio felicissimo, sfocerà invece
in una felice collaborazione e anche in una bellissima amicizia. Ma una terza
persona si presenterà alla “papeterie” di Rosalie e cambierà per l’ennesima
volta la sua vita. E’ un americano molto spocchioso, attratto dal poster del
libro appena uscito, appeso in vetrina. Robert Sherman, è un professore di
letteratura che si è preso un periodo di relax dal suo mondo. Deve fare una
scelta. Ha la possibilità di trasferirsi a Parigi dove gli è stata proposta una
cattedra alla Sorbona, ma la sua ragazza Rachel, lo spinge per accettare la
proposta di suo zio, quello di prendere in mano gli affari di famiglia nel
famoso studio legale, che era stato anche di suo padre. Ma lui sente che quello
non è il suo ambiente, lui ama leggere, come sua madre, e ama come lei, Parigi.
Sarebbero dovuti tornarci insieme, ma un male improvviso l’ha portata via,
quindi Robert pensa, come diceva sua madre: “Parigi è sempre una buona idea”.
Vedendo la vetrina del negozio di Rosalie, Robert va su tutte le furie. La
storia che il libro racconta è la sua storia, gliela raccontava sua madre
quando era bambino, quindi non può averla scritta quel sedicente scrittore,
deve essere per forza un plagio. Ma come può conoscere la sua storia? Come può
Max avere il manoscritto originale se non è stato lui a scrivere la storia? Ma
come può allora Robert essere in possesso dell’originale? Tra dubbi,
incertezze, desideri e amori persi e ritrovati, si snoda la storia di questi
tre personaggi. Una storia che si legge con poco tempo, romantica e leggera.
Barreau riesce come sempre nel suo intento di coinvolgere il lettore con le sue
storie delicate condite dalla presenza in sottofondo della Parigi più
incantevole e piena di fascino. Voto: 6,5
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