lunedì 27 giugno 2016

RECENSIONE – Potere esecutivo di Jennifer Probst



Ennesimo romanzo della Probst, ennesimo raccontino leggero facente parte del filone “hot”… anzi no “Secret” della Corbaccio … Secret? … va be’ che vuoi che ci sia di così segreto, qualche tetta, qualche culo, qualche, insomma … La storia originalissima è questa. Lei, Chandler Santell è un’istruttrice di yoga, ha la sua bella palestra, che però è in una situazione finanziaria allarmante. Nonostante sia figlia di un magnate di Wall Strett, non ama molto suo padre, cioè lo ama come genitore, ma lo vuole fuori dalla sua vita, perché è un padre padrone, che vuole solo decidere per lei e dopo essere rimasta scottata con quello che credeva essere l’amore romantico e per sempre, approvato a pieni voti da “papi”, che altro non era che un arrivista, ha deciso di troncare i rapporti con il genitore invadente. La nostra ha bisogno immediato di soldi, pena la bancarotta, a chi chiederli stipulando un contratto di reciproca soddisfazione (per cosa non si sa, anzi sì!) non rimane che un nome, Logan Grant, spietato manager dell’alta finanza di New York (bello, dannato, ricco, stronzo, pieno di se, bravo a letto e con un pene gigantesco … tanto sono tutti uguali … ah e arrapato, dannatamente arrapato … però in fin dei conti un bravo ragazzo!). La nostra gli propone di migliorare il rendimento dei suoi tanti dipendenti facendoli partecipare a dei  corsi intensivi di yoga, e lui (guarda un po’), accetta. Essendo Logan il nemico giurato di suo padre, Chandler (che cacchio di nome, scusate!) spera che non sia un arrivista anche lui, e che non miri ai possedimenti paterni, che un giorno saranno tutti suoi. Logan è attratto da subito dalla bellissima (ma dai!) maestra di yoga e la decisione di tentare di tutto per sedurla è brevissima (ma no? Che novità!). Ma Chandler, visto il suo passato, è dura e resistente e nonostante l’attrazione che prova per il simpatico gentiluomo gli preferisce il secondo e meno carismatico Richard, l’avvocato del nostro eroe. Non fosse che quest’ultimo è proprio l’arrivista da cui Chandler (non so perché ogni volta che la nomino mi viene in mente un lampadario … ) scapperebbe a piedi levati se solo lo sapesse … e come al solito ci dovrà sbattere la testa per capirlo. Ma il nostro Logan, gagliardo e tosto risolverà tutto, chiedendole la mano e salvandola dal losco Richard e dall’esasperante paparino. Nell’insieme, però, devo dire che è uno dei migliori romanzi della Probst che ho letto … voto: 5--

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