lunedì 27 giugno 2016

RECENSIONE – Secretum di Rita Monaldi & Francesco Sorti



Secondo romanzo dedicato all’abate Atto Melani, conosciuto in tutte le corti d’Europa per essere un cantante castrato di grande abilità. In questi romanzi lo troviamo, come è veramente stato nella sua vita, agente segreto al servizio di Luigi XIV. La vicenda si svolge 17 anni dopo quella accaduta nel primo volume, Imprimatur e ritroviamo oltre a Melani anche il nano che lo aiutò nella risoluzione della prima storia. Atto si trova a Roma per il matrimonio della nipote del Cardinale Spada, nell’omonima villa. Ma in realtà è a Roma soprattutto per intrecciare rapporti con tutti i più importanti personaggi ospiti come lui nella villa, in vista dell’approssimarsi di un futuro Conclave, vista l’ormai instabile salute del pontefice in carica. Ma non solo per quello. Atto è invischiato anche nella cosiddetta “Successione Spagnola”, al cui trono tutti gli stati europei mirano, ma soprattutto Austria e Francia se lo contendono. Atto è un’abilissima spia, sa tutto di tutti, ma soprattutto, è in grado di nascondere quello che sa, e di mantenere tali i suoi segreti. Mai fidarsi di quello che dice. A farne le spese è il Nano, di cui non conosciamo e ne conosceremo mai il nome, tirato da una parte all’altra, a costo della vita, dall’abate-spia. Esiste veramente un complotto tra cardinali per mettere sul trono di Spagna il nipote dell’imperatore austriaco? E’ vero che il Re cristianissimo, Luigi XIV mira anche lui al trono spagnolo, tanto da organizzare un complotto con Melani e Maria Mancini Colonna? E la Colonna era veramente l’amore perduto del Re Cristianissimo, che perse per colpa dello zio di lei, il Cardinale Mazzarino e della di lui madre la Regina Anna? Che cosa sarà mai il Triklinion che Atto e il Nano cercano da tutte le parti come soluzione di una possibile congiura? Come Imprimatur, Secretum non è un libro adatto a tutti, soprattutto non è il classico giallo dove si va alla ricerca del colpevole, che qui non c’è. Non è un thriller, ma un libro dove si rivelano congiure e intricati giochi di corte che i due autori, Monaldi & Sorti, si cimentano a ricostruire per noi lettori. Storia che potrebbe essere vera, tanto che ci vengono allegati alla fine del libro alcuni documenti che potrebbero confutarla. Bel libro, però un po’ troppo lungo e soprattutto ripetitivo. Voto: 7,5

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