domenica 4 agosto 2019

RECENSIONE – Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone (di Maria Lombardi)



Andrea Scotto è un fotografo quarantenne, scapolo, senza figli, incapace di relazioni stabili. La sua vita sregolata viene sconvolta dalla richiesta della sorella Marina, sposata e madre di due figlie (e di un bassotto!), che lo invita per un weekend a prendersi cura del moribondo padre, ex comandante di navi, con il quale ha sempre avuto un rapporto conflittuale. Andrea accetta controvoglia ma decide di infrangere le ferree regole che vorrebbe imporgli la sorella e accontenta il padre, che vorrebbe passare il fine settimana a Procida, dove la famiglia ha vissuto fino alla morte della madre. Il ritorno nell’isola farà rivivere il passato anche attraverso il lavoro di Andrea, che ritrova il quaderno in cui descriveva l’immagine non fotografata poiché aveva esaurito il rullino della sua prima macchina fotografica. Il passato cambierà il volto del presente e gli eventi drammatici saneranno relazioni da tempo compromesse. Andrea troverà il suo equilibrio e, finalmente, maturerà una scelta di vita, scoprendone il senso. Non a caso, a qualsiasi domanda che gli viene rivolta, il protagonista risponde con un’altra domanda: “In che senso?”. Il romanzo è inferiore ai precedenti di Marone, la trama è più debole e il lettore può fare facili previsioni sul finale. La lettura del giovane autore napoletano è, comunque, sempre piacevole.

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