Con
questo quarto volume siamo giunti alla conclusione (?) della serie dei romanzi
dei "contratti". Come al solito il romanzo è pieno di luoghi comuni
sulla vita in Italia, sulla mentalità vecchio stampo della Signora Conte, sulla
inverosimiglianza della location bergamasca della villa di famiglia e sul
mistero della lingua parlata dalla famiglia e dai loro amici (sarà l'inglese o
l'italiano? Non ci è dato sapere!). Comunque,
come avevo presagito nella precedente recensione, i protagonisti di questa
"puntata" sono Giulia Conte e Sawyer Wells (che avevamo incontrato
nella precedente storia, di sfuggita, ma nemmeno troppo!). Guarda
caso Sawyer decide di lasciare la direzione dell'albergo di Las Vegas per dare
vita alla sua creatura, "Purity", catena di alberghi di lusso
lifestyle con tutto quello che il cliente può sognare di avere lontano da casa,
tra cui una buonissima pasticceria come quella de "La dolce famiglia"
della famiglia Conte, e perché non iniziare proprio in Italia, da Milano? E da
qui il passo è breve! Giulia e Sawyer si incontreranno e tra loro saranno
subito scintille. Lui (guarda un po'!) è ossessionato dai suoi diavoli interiori,
lei da una vita sessuale scadente (ma mamma Conte dov'è? Non vigila su tutte le
sue figliole in egual modo? Questa non è più vergine da un bel po' anche se è parecchio insoddisfatta dei suoi partner sessuali). Insomma oltre al know-how
manageriale tra i due scoppierà un'intensa passione. Come al solito ci sarà lui
con una storia di abusi subiti quando era un ragazzino, tanti sensi di colpa
per non aver salvato il "fratellino" e la "sorellina"
trovati nella famiglia affidataria, cresciuto a suon di cinghiate, riesce a
trovare il buon samaritano che gli insegna tutto e nonostante sia solo un custode
d'albergo è ricco come Creso e gli lascia tutti i suoi averi alla sua morte. E
lui riconoscente, nonostante tutto non è privo di sentimenti, "adotta"
un giovanissimo se stesso, Vincent detto Wolfe, diciannove anni di rabbia e lo
mette a capo del progetto "Purity". Nessuno lo capisce, ma Giulia sì.
Il problema più grosso di Sawyer (ma guarda un po'!) è quello di legarsi con
qualcuno, ha paura di provare dei sentimenti, ha paura di amare perché ha paura
di perdere le persone amate e per questo cerca di nascondere a tutti, compresi
Wolfe e Giulia, ciò che prova. Giulia invece ha questa situazione psicologica
da risolvere. Si crede frigida, ma è solo che lei, abituata al comando, non
riesce a lasciarsi andare con persone che pensa siano più deboli di lei. Ma con
Sawyer logicamente sarà diverso, lui è più forte e riuscirà a sottometterla e a
farle avere i suoi agognati orgasmi. Comunque ci sarà sempre lo zampino di
mamma Conte che li costringerà a sposarsi per forza. Lui deve accontentarla per
forza per un'antica promessa e lei deve fare ciò che la mamma le chiede. Beh
alla fine la signora Conte avrà ragione, e libro come al solito si concluderà
con il solito: E vissero tutti felici e contenti ... beati loro! Voto: 5
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