lunedì 10 marzo 2014

RECENSIONE - CONTRATTO FINALE DI JENNIFER PROBST

Con questo quarto volume siamo giunti alla conclusione (?) della serie dei romanzi dei "contratti". Come al solito il romanzo è pieno di luoghi comuni sulla vita in Italia, sulla mentalità vecchio stampo della Signora Conte, sulla inverosimiglianza della location bergamasca della villa di famiglia e sul mistero della lingua parlata dalla famiglia e dai loro amici (sarà l'inglese o l'italiano? Non ci è dato sapere!).  Comunque, come avevo presagito nella precedente recensione, i protagonisti di questa "puntata" sono Giulia Conte e Sawyer Wells (che avevamo incontrato nella precedente storia, di sfuggita, ma nemmeno troppo!). Guarda caso Sawyer decide di lasciare la direzione dell'albergo di Las Vegas per dare vita alla sua creatura, "Purity", catena di alberghi di lusso lifestyle con tutto quello che il cliente può sognare di avere lontano da casa, tra cui una buonissima pasticceria come quella de "La dolce famiglia" della famiglia Conte, e perché non iniziare proprio in Italia, da Milano? E da qui il passo è breve! Giulia e Sawyer si incontreranno e tra loro saranno subito scintille. Lui (guarda un po'!) è ossessionato dai suoi diavoli interiori, lei da una vita sessuale scadente (ma mamma Conte dov'è? Non vigila su tutte le sue figliole in egual modo? Questa non è più vergine da un bel po' anche se è parecchio insoddisfatta dei suoi partner sessuali). Insomma oltre al know-how manageriale tra i due scoppierà un'intensa passione. Come al solito ci sarà lui con una storia di abusi subiti quando era un ragazzino, tanti sensi di colpa per non aver salvato il "fratellino" e la "sorellina" trovati nella famiglia affidataria, cresciuto a suon di cinghiate, riesce a trovare il buon samaritano che gli insegna tutto e nonostante sia solo un custode d'albergo è ricco come Creso e gli lascia tutti i suoi averi alla sua morte. E lui riconoscente, nonostante tutto non è privo di sentimenti, "adotta" un giovanissimo se stesso, Vincent detto Wolfe, diciannove anni di rabbia e lo mette a capo del progetto "Purity". Nessuno lo capisce, ma Giulia sì. Il problema più grosso di Sawyer (ma guarda un po'!) è quello di legarsi con qualcuno, ha paura di provare dei sentimenti, ha paura di amare perché ha paura di perdere le persone amate e per questo cerca di nascondere a tutti, compresi Wolfe e Giulia, ciò che prova. Giulia invece ha questa situazione psicologica da risolvere. Si crede frigida, ma è solo che lei, abituata al comando, non riesce a lasciarsi andare con persone che pensa siano più deboli di lei. Ma con Sawyer logicamente sarà diverso, lui è più forte e riuscirà a sottometterla e a farle avere i suoi agognati orgasmi. Comunque ci sarà sempre lo zampino di mamma Conte che li costringerà a sposarsi per forza. Lui deve accontentarla per forza per un'antica promessa e lei deve fare ciò che la mamma le chiede. Beh alla fine la signora Conte avrà ragione, e libro come al solito si concluderà con il solito: E vissero tutti felici e contenti ... beati loro! Voto: 5

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